Direttiva Habitat violata. L’Unione europea ha aperto l’ennesima procedura di infrazione contro l’Italia, confermando il record non certo invidiabile di 95 violazioni a carico del nostro Paese. Questa volta Bruxelles interviene sulla mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e mancata adozione delle misure di conservazione.
L’Italia è indietro nel recepimento della Direttiva [3] del 1992, che prevede la designazione delle Zone Speciali di Conservazione, che costituiscono le componenti primarie della Rete Natura 2000 [4], necessarie per preservare gli habitat naturali. Queste andavano stabilite dalle regioni entro sei anni dall’identificazione dei Siti d’interesse comunitario, che l’Italia avrebbe dovuto definire entro il 2006. A quasi 10 anni di distanza, le regioni non hanno completato neanche il 10% dei procedimenti.
Basti pensare che, dei 2.299 Siti d’Interesse comunitario (Sic) individuati, soltanto 27 hanno completato l’istruttoria per la designazione a Zone Speciali di Conservazione e soltanto 609 siti quella di Zone di Protezione Speciale (Zps).
Sono carenti, se non del tutto assenti, o addirittura errate la “Valutazioni d’Incidenza”, ovvero le valutazioni che i governi regionali, in base alle norme Ue, dovrebbero garantire per valutare l’impatto degli interventi.
L’Associazione Radicale Ecologista lancia una mobilitazione per l’immediato rientro nella legalità e il rispetto delle prescrizioni previste nella Direttiva Habitat, promuovendo una petizione [5]al Ministro Galletti e al Governo strutturata attorno a tre proposte principali:
- intervenire, attraverso Legge comunitaria, al fine di garantire la corretta applicazione della Valutazione di Incidenza, prevedendo tempi certi per le procedure regionali e il potere sostitutivo del Ministero;
- l’emanazione di un Regolamento attuativo che, nel rafforzare i poteri di indirizzo e coordinamento del Ministero, aumenti i poteri di vigilanza, preveda sanzioni per le amministrazioni regionali inadempienti e promuova criteri improntati di maggiore trasparenza e partecipazione delle procedure di Valutazione di Incidenza;
- moratoria preventiva delle attività venatorie e delle licenze edilizie, ad esclusione degli interventi di restauro e consolidamento, nei Siti di Interesse Comunitario.
Fabrizio Cianci, Segretario EcoRadicali – Associazione Radicale Ecologista
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