Il governo italiano attraverso le regioni, le provincie, i comuni e tutti gli enti interessati è colpevole di aver autorizzato centrali a biogas/biomasse per la produzione di energia elettrica (energia tra l'altro molto molto discutibile...) , cementifici che diventano inceneritori di rifiuti, attività come la 'ferriera' di Servola a Trieste più inquinante dell' Ilva di Taranto, e chi più ne ha più ne metta... E quasi tutti questi impianti sorgono in mezzo alle case o estremamente vicino ai centri abitati.
E per tutta risposta l'Arpa del Friuli Venezia Giulia non ha le attrezzature per analizzare i fumi di una 'banale' centrale a biogas (quella di San Foca, per intenderci...) al punto che per tali rilevazioni è dovuta intervenire Arpa Emilia Romagna...
Gli esiti di queste analisi non sono stati resi noti perché passati direttamente alla procura di Pordenone ed in attesa (forse) che qualcuno si esprima in merito alla questione.
Le attività come il cementificio di Fanna (PN) che con i suoi 33 camini emette, quando è a pieno regime 450.000 mc di fumi all'ora, vengono definite idonee anche da un'Arpa che non è attrezzata per analizzare i fumi di un impianto a biogas che di camini ne possiede "solamente" 1.
I tanti falò della befana, molto folkloristici ed allegri, fanno schizzare i livelli di polveri sottili alle stelle e soprattutto quando c'è bassa pressione, non c'è scampo per i nostri polmoni.
Viviamo in una società dove la tutela della salute pubblica e dell'ambiente è un optional che, nella scala delle priorità, si trova in coda rispetto agli interessi di potenti lobby sostenute da un governo reo di agire a danno di un'intera popolazione.
In un epoca dove ci si ammala di cancro sempre più frequentemente e dove gli epigenetisti ci spiegano in cosa consistono le 'malattie transgenerazionali', è impossibile accettare un sistema politico il cui slogan è "morti a norma di legge" come è accaduto per l'amianto.
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