
SAN QUIRINO - La piccola bufera che aveva attraversato il radar dell'amministrazione sembra passata, così come a passare è stata quella variazione di bilancio che l'aveva provocata. Il consiglio comunale di mercoledì sera, infatti, ha dato l'ok all'adeguamento portato in aula dalla giunta Della Mattia. Fondamentale, oltre al voto favorevole di due ex componenti della maggioranza, il "sì" di Stefano Santarossa. Era stato lui, nella scorsa seduta, a determinare lo stop alla variazione. Il motivo? La presenza di quel milione e 200 mila euro da destinare nuovamente al Centro di catalogazione dei Magredi. E il dietrofront del consigliere radicale è stato determinato proprio dalla scomparsa della cifra dal testo dell'adeguamento. Cosa significa? Fondamentalmente che la ripresa dei lavori al "cubo di cemento" mai terminato sono stati ancora una volta posticipati, anche se di poco. «Entreranno a far parte del bilancio previsionale 2016 - annuncia infatti Corrado Della Mattia -. Un documento che vogliamo portare a conclusione nei primi mesi del prossimo anno, e che conterrà il Centro di catalogazione». Ma nel consiglio comunale di mercoledì sera si doveva discutere anche della famigerata teoria «Gender». Già, si doveva, perché in realtà la discussione è saltata a causa di un «vizio» insito nell'ordine del giorno presentato dal consigliere Maurizio Tomizza. «Era irricevibile - spiega Della Mattia - in quanto simile ad un'interrogazione».
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