Stamattina la Camera dei Deputati si è espressa a favore del mantenimento della pratica barbara e crudele dei richiami vivi per i cacciatori. Respingendo un emendamento all’art. 15 della legge comunitaria, la Camera si è così piegata agli interessi di una lobby potentissima seppur numericamente esigua, che potrà continuare indisturbata a catturare questi piccoli volatili per poi detenerli in condizioni disumane.
A favore dell’abolizione dei richiami vivi hanno votato compatti tutti i deputati del Movimento 5 Stelle, tutta SEL, Scelta civica, buona parte di Forza Italia, gran parte del Gruppo misto. Contro l’emendamento si sono espressi la Lega Nord, Fratelli d’Italia e il PD, sostenuti in questo dal parere del Governo.
Giova ricordare che la pratica dei richiami vivi è vietata a livello europeo, ragione per la quale la Commissione europea ha già attivato nei confronti dell’Italia una procedura di infrazione, la numero 2006/2014 (maggiori informazioni a riguardo si trovano sul sito della Lega Italiana Protezione Uccelli). Con la procedura, la Commissione ha denunciato inoltre la non selettività dei metodi di cattura usati, l’assoluta mancanza di controlli, chiarendo che l’Italia è dunque venuta meno agli obblighi della direttiva Uccelli e chiedendo al Governo Italiano di sanare con urgenza la situazione.
Nulla di tutto ciò è avvenuto oggi alla Camera. In spregio alle direttive oltre che alle tremende sofferenze inflitte a questi volatili, il Governo e il PD intendono lasciare tutto così com’è, inchinandosi agli interessi di una lobby che rivendica con orgoglio la liceità dell’attività venatoria quale autentica espressione di cultura rurale e che arrogantemente chiede al Parlamento il mantenimento di pratiche barbare e arcaiche a proprio esclusivo beneficio.
In tutto questo ci conforta sapere che molti deputati di diversi schieramenti si sono espressi a favore dell’emendamento, e confidiamo nel fatto che la battaglia proseguirà ora al Senato, dove ci auguriamo prevalgano il diritto e la civiltà.