Appello per l'estensione di Area C
Negli ultimi 5 anni la città di Milano ha intrapreso un percorso per migliorare la qualità della vita promuovendo la mobilità sostenibile e disincentivando il trasporto su auto privata. Ecopass prima e Area C poi sono stati gli strumenti chiave su cui si è fondata questa strategia e che hanno consentito ad oggi di ridurre il traffico in centro del 40%, rispetto al 2007, quando non era in vigore il pedaggio urbano, con significativi benefici anche per l'ambiente (riduzione di oltre un terzo della componente particolarmente dannosa di black carbon nelle polveri sottili) e ricadute positive sull'intera città. Allo stesso tempo il disincentivo all'uso dell'auto privata ha consentito di espandere i sistemi di mobilità pulita come il bike e il car sharing, con un crescente gradimento da parte degli utenti.
Anche se i livelli di inquinamento e il tasso di motorizzazione di Milano sono ancora lontani dalle eccellenze di altre città europee, i progressi realizzati in pochi anni sono rilevanti, come dimostra anche l'avanzamento nelle classifiche indipendenti sulla qualità ed attrattività urbana.
Il primo referendum promosso da Milanosimuove insieme alle principali associazioni ambientaliste e ad esponenti della società civile e della politica, approvato nel giugno 2011 a larga maggioranza (circa l'80% dei voti), ha confermato la popolarità di queste scelte, confermate dai sondaggi successivi, nonostante le campagne aggressive che hanno fatto leva sul costo supplementare per chi continua a usare l'auto.
Il percorso virtuoso di Milano rischia però di interrompersi.
Nonostante il referendum del 2011 chiedesse la graduale estensione di Area C alla cosiddetta cerchia ferroviaria (oltre la circonvallazione esterna delle 90/91) e la pedonalizzazione della cerchia dei Navigli, nulla è stato fatto, né programmato a tale fine, preferendo rinviare a future ed incerte scelte pianificatorie. Se l'applicazione del pedaggio urbano rimanesse limitato all'attuale perimetro, i suoi effetti sulla riduzione del traffico sarebbero destinati ad essere erosi, ma soprattutto si perderebbe la spinta per realizzare una trasformazione sostenibile definitiva della mobilità a Milano da presentare al mondo in occasione di EXPO 2015 e non si renderebbero disponibili le risorse necessarie tra l'altro per potenziare il trasporto pubblico e realizzare aree pedonali e percorsi ciclabili.
Non solo. L'amministrazione Pisapia ha già proceduto a due significativi aumenti del prezzo del trasporto pubblico, dapprima con un incremento del 50% del biglietto singolo e poi con un significativo ritocco del costo degli abbonamenti (del 10% gli annuali, del 18% i mensili e ancora di più per alcune fasce di utenti anziani), che ha portato addirittura ad una inversione del loro trend di crescita. Non sono mancati cedimenti contraddittori (sconto ai furgoni e agli automobilisti che utilizzano autorimesse in centro o che acquistano abbonamenti per parcheggiare fuori dal centro e sospensione anticipata alle 18 del pedaggio il giovedì).
Per queste ragioni chiediamo che l'amministrazione della città di Milano prosegua e rafforzi il processo avviato senza ambiguità e pertanto:
- realizzi un piano per il graduale allargamento dell'area soggetta a tariffa alla cerchia ferroviaria, come chiesto dal referendum, da rendere operativo entro gennaio 2015 (con la creazione di una seconda area esterna all'attuale a tariffa inferiore)
- elimini le misure incoerenti con la promozione della mobilità sostenibile e penalizzi i veicoli maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti, applicando tariffe più elevate per i veicoli per trasporto merci e sottoponendo a pedaggio i motorini a 2 tempi
- inserisca le maggiori entrate previste dall'allargamento – stimate prudenzialmente in 150 milioni all'anno – nel prossimo bilancio di previsione a partire dall'anno 2015
- destini interamente le maggiori entrate a: 1) riduzione del costo del trasporto pubblico; 2) riduzione delle tasse comunali, 3) investimenti per il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile
Firma on line l'appello a questo link [3]