Alle pecorelle democratiche il ruggito del vecchio leone radicale deve aver fatto proprio paura almeno a giudicare da quello che è accaduto ieri sera alla festa del Pd di Cortona, provincia di Arezzo. Stando a quello che riporta l’Huffington Post militanti e dirigenti locali proprio non avrebbero gradito la presenza alla loro festa di uno dei tanti banchetti referendari che il Partito Radicale sta allestendo in giro per tutto il Paese, non dopo il coup de théâtre messo in scena da Pannella ingaggiando Berlusconi come sponsor della sua ultima battaglia.
I pannelliani locali, nonostante avessero ricevuto l’autorizzazione, sarebbero stati cacciati in malo modo accusati di stare svolgendo propaganda berlusconiana proprio in casa degli acerrimi nemici del Cavaliere. E poco importa che questi acerrimi nemici ormai con il Pdl ci governano alterando lune di miele e pause di riflessione. Loro lo fanno per senso di responsabilità, per dovere morale, per mandato divino del monarca Giorgio e sempre con un pizzico di disgusto e, chiaramente, superiorità etica.
Quando deve baciare il rospo il Pd la lingua non ce la mette. I radicali invece- devono aver pensato i dem cortonesi- sì e infatti a loro non è concesso il lusso di poter flirtare con Berlusconi. In realtà la laison referendaria tra Silvio e Marco è più travagliata di quello che sembra ed è figlia di un do ut des, di un baratto politico ben ricostruito su Il Foglio di sabato scorso. I due leader si sarebbero incontrati a casa Pannella in un’atmosfera molto causal e lì avrebbero discusso su quali referendum il Pdl dovesse sostenere: Berlusconi voleva appoggiare solo quelli per limitare lo strapotere di magistrati e giudici, Pannella facendo notare a B. che così facendo avrebbe dato l’impressione di occuparsi solo dei propri affari personali avrebbe però convinto il Cavaliere ad apporre la sua firma su tutti i quesiti persino su quelli che chiedono l’abrogazione di leggi emanate sotto i governi di centro-destra (come Bossi- Fini e Fini-Giovanardi). Una storica vittoria politica quella di Pannella che ha ottenuto l’effetto di pubblicizzare la battaglia referendaria proprio negli ultimi giorni utili per raccogliere le firme necessarie. Grazie a questa mossa è molto più probabile che a primavera 2014 o al massimo, nel caso le camere si dovessero sciogliere anticipatamente, nel 2015 gli italiani saranno chiamati a chiudere la lunga stagione del ventennio reazionario cancellando leggi come quella sull’immigrazione, sulla droga e sui finanziamenti alla Chiesa emblema della perversa logica berlusconiana “forti coi deboli e deboli coi forti”. L’atto più genuinamente antiberlusconiano degli ultimi anni lo ha compiuto Berlusconi (ma non lo avrebbe fatto se Pannella non avesse agito come deus ex machina). Tu vaglielo a spiegare ai democratici.
