di Anna Maria Rengo (*)
La proposta, provocazione secondo alcuni, l’ha lanciata con i box del sesso, attirandosi con questa approvazione e critiche, ma il sindaco di Montesilvano (Pescara) Attilio Di Mattia valuta anche il ‘rilancio’ che i radicali abruzzesi hanno fatto.
“Guardo con interesse alla prospettiva della legalizzazione dei casinò in Italia. L’esistenza di solo quattro concessioni nel territorio nazionale in deroga alle norme sulla tematica che vietano il gioco d’azzardo – sottolinea a Gioconews.it il primo cittadino abruzzese- va a penalizzare quelli che sono i principi di libera e virtuosa concorrenza. E con ciò si crea una sorta di appagamento degli attuali privilegiati, ossia le quattro case da gioco esistenti, fisiologicamente poco motivati e spronati al miglioramento continuo dei servizi da loro offerti e delle strutture ospitanti. Ma anche le problematiche logistiche derivanti dalla concentrazione delle quattro strutture nella zona del nord Italia, penalizzanti per chi residente nel centro/sud Italia e nelle isole”.
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