[3]La violenza del proibizionismo distrugge ogni giorno la vita di cittadine e cittadini “colpevoli” di aver coltivato qualche pianta o di aver acquistato qualche grammo d’erba. Basta leggere le cronache per rendersi conto di quanto sia diffuso e trasversale il fenomeno – dal ragazzo appena ventenne, al sessantenne pensionato, dallo straniero che vive ai margini della società, al rampollo di buona famiglia, dall’operaio al professionista stimato. Questa volta lo Stato proibizionista e autoritario ha colpito un giovane veronese residente a Castel d’Azzano, come si può leggere su www.veronasera.it [4] – che già condanna il ragazzo etichettandolo come “spacciatore” – «i carabinieri gli sono piombati addosso mentre erano appostati nei pressi del luogo dove lo spacciatore si prendeva cura delle piante». Sarebbe interessante conoscere i costi di questa eroica operazione che ha portato addirittura al sequestro di 3 piante di canapa e di qualche grammo di hashish, nonché all’arresto di un pericolosissimo criminale. Sarebbe interessante pure chiedere ai cittadini – che sono i datori di lavoro degli agenti, quelli che pagano loro gli stipendi – se ritengono utile impiegare carabinieri e polizia per dare la caccia a ragazzini (o anziani come capita talvolta!) che coltivano un paio di piante, o se non sarebbe meglio utilizzare le pattuglie per aumentare la sorveglianza in quei quartieri che vengono colpiti da ondate di furti – che restano puntualmente impuniti.
È urgente un cambio di direzione. Non è accettabile, in un Paese che vuole definirsi democratico e liberale, che lo Stato si arroghi il diritto di distruggere la vita di una persona per una pianta.
Se volete mettere fine a queste – e a tante altre! – follie, vi aspettiamo oggi, sabato 27 luglio, in Piazza Erbe [5], dalle 17:00 alle 24:00, dove potrete firmare i 12 referendum radicali [3], compreso il quesito che mira ad eliminare il carcere per le violazioni che riguardano fatti di lieve entità, come coltivazione domestica, possesso e trasporto di quantità medie, condotte border line tra consumo e piccolo spaccio.
Per approfondire clicca QUI [6].
Mattia Da Re [7] – 349 4669648
Coordinatore Radicali Verona
