Napoli, 17-07-2013
COMUNICATO STAMPA
Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, intervistata oggi dal quotidiano “Il Mattino” in merito alle immagini di un documentario sul carcere di Poggioreale prodotto dalla stessa testata giornalistica, ha dichiarato che era a conoscenza di una situazione grave ma non immaginava tanto dolore. Cancellieri ha poi inviato gli ispettori ministeriali a Napoli e annunciato che a breve nella Casa Circondariale apriranno quattro nuovi locali per i colloqui, proponendo anche un sistema di “prenotazione” per le visite ai carcerati, con agevolazioni per chi ha figli minori.
Ringraziamo il Ministro per la sua iniziativa. I Radicali dell’associazione “Per la Grande Napoli”, con quasi cento sit-in presso il carcere di Poggioreale, tenuti in oltre due anni di lotta nonviolenta per l’amnistia e l’indulto, hanno continuamente denunciato la vergogna delle file che ogni giorno coinvolgono centinaia di persone colpevoli solo di voler visitare i propri familiari e portare loro il necessario per sopravvivere.
Speriamo che gli ispettori abbiano maggiore fortuna di quella che abbiamo avuto noi nel tentativo di convincere la direttrice del carcere più affollato d’Europa che fare qualcosa per migliorare l’esperienza dei colloqui con i familiari dei detenuti sia possibile. E che le “file della vergogna” non dipendono solo dalla antropologia dei napoletani come la dottoressa Teresa Abate sostiene.
Gli ispettori non potranno che certificare la situazione totalmente illegale, rispetto alla Costituzione italiana, in cui versa l’istituto di pena di Poggioreale. Il sovraffollamento, la tortura sistematica, la mancanza di lavoro, di cure mediche, di assistenza psicologica, che caratterizzano il carcere più affollato d’Europa sono solo l’evidenza dello sfascio della Giustizia nella città di Napoli. Sono dovute e urgenti riforme strutturali, come proponiamo con la richiesta di Amnistia e con i Referendum sui quali stiamo raccogliendo le firme, ad esempio per abrogare le norme punitive per i migranti e depenalizzazioni in tema di sostanze stupefacenti.
Che almeno i familiari dei detenuti possano recarsi in modo civile ai colloqui sarebbe soltanto un piccolo passo avanti, ma la dimostrazione di una attenzione reale della politica rispetto alla tutela dei diritti dei cittadini. La dignità umana non può aspettare oltre.
Rodolfo Viviani – Direzione Nazionale di Radicali Italiani
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