Roma, 27 giu. (Adnkronos) – “L’elevato numero di condanne subite rende l’Italia la ‘maglia nera’ in tema di violazione dei diritti fondamentali”. E’ quanto si legge nella memoria scritta del procuratore generale presso la Corte dei Conti, Salvatore Nottola, in occasione del giudizio sul rendiconto generale dello Stato per l’esercizio 2012. Il contenzioso tra il Paese e le istituzioni europee, osserva la magistratura contabile, ha “conseguenze pesanti anche sul bilancio pubblico”: l’Italia e’ stata infatti condannata a versare indennizi per 120 milioni di euro, cioe’ la cifra piu’ alta mai pagata da uno dei 47 Stati membri del Consiglio europeo.
L’Italia resta, inoltre, lo Stato membro del Consiglio d’Europa con il piu’ alto numero di sentenze emesse dalla Corte di Strasburgo, ancora da eseguire (2.569). Nella classifica restano dietro al paese la Turchia e la Russia, con rispettivamente 1.780 e 1.087 sentenze non eseguite. A causa delle sentenza inapplicate, l’Italia, inoltre, “e’ nel gruppo di testa dei Paesi ‘sorvegliati speciali’ dal comitato dei ministri del Consiglio d’Europa”.
In particolare la Corte dei conti ricorda la condanna dell’Italia per trattamenti carcerari “inumani e degradanti”. Il Paese
ha un anno di tempo per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri “se vuole evitare l’impatto di un numero elevatissimo di ricorsi presentati da detenuti che lamentano trattamenti degradanti e chiedono un equo indennizzi”.
[3]Condividi [4]