di Fabrizio Ferrante da epressonline.net, 12-06-2013
Conferenza stampa di presentazione dei referendum per la “Giustizia giusta”, nell’anno in cui ricorre il trentennale dell’arresto di Enzo Tortora. Motivo per cui possiamo nuovamente parlare, a pieno titolo, di referendum Tortora. Domenica prossima partirà la raccolta firme con una grande manifestazione a piazza Plebiscito che durerà per l’intera giornata con diversi esponenti politici, radicali e non.
Si è tenuta questa mattina al Terminus Hotel di piazza Garibaldi, la conferenza stampa con cui Marco Pannella e Rita Bernardini hanno presentato la manifestazione in programma domenica 16 giugno a piazza Plebiscito che sancirà la partenza, da Napoli, della raccolta firme per i referendum sulla “Giustizia giusta”. Presente tra gli oratori anche Aldo Loris Rossi, che come di consueto ha portato l’interesse dell’uditorio – tra cui molti esponenti dell’associazione Per la grande Napoli, oltre al radicale casertano Luca Bove – su temi ancora inspiegabilmente sconosciuti a troppi cittadini napoletani. Temi comel’abusivismo edilizio che ha massacrato il paesaggio e il suolo di Napoli e di tanti comuni della Provincia,con l’aggravante di costruzioni che hanno letteralmente ostruito le vie di fuga situate alle pendici del Vesuvio.
Rossi ha dunque puntato l’indice contro battaglie definite “finte” come quelle finalizzate all’ottenimento di una spiaggia pubblica in grado unicamente di distogliere l’attenzione dalle reali problematiche del territorio napoletano e delle zone limitrofe. Come i Campi Flegrei e una preoccupante recrudescenza delle attività vulcaniche nell’area, problemi che si sommano a quelli – non solo potenziali, bensì reali, resta solo da capire quando – procurati dal Vesuvio ma, ha assicurato Rossi, i Campi Flegrei sono ancora più pericolosi e potenzialmente letali di quest’ultimo. Temi temi toccati dal Professore con la proposta di una “rottamazione dell’edilizia spazzatura” che Rossi ha indicato come ineludibile se si vorrà in qualche modo evitare che Napoli finisca definitivamente nel degrado.
L’intervento di Aldo Loris Rossi è giunto al termine di un’introduzione di Rita Bernardini, che ha spiegato le ragioni che hanno condotto alla presentazione dei referendum allegando a queste un quadro completo delle disfunzioni della Giustizia. Non solo carceri ma anche i tempi dei processi e le conseguenze devastanti della Fini-Giovanardi, alcuni dei punti toccati dalla Bernardini che ha quindi enucleato i quesiti, dodici, per i quali da domenica partirà ufficialmente la raccolta firme: due quesiti sulla responsabilità civile dei magistrati; quesito sui magistrati fuori ruolo affinché il rientro di molte unità attualmente dislocate nella P.A. aiuti a smaltire il “debito giudiziario”; quesito sulla custodia cautelare, a cui porre un freno; quesito sull’abolizione dell’ergastolo; quesito sulla separazione delle carriere dei giudici. Oltre a questi, restano i quesiti già presentati da Radicali Italiani e per i quali era già partita la raccolta firme, prima dello scoppio di una feroce polemica fra Pannella e i vertici del movimento sulle modalità con cui i referendum Tortora sono stati presentati.
Una polemica sulla quale abbiamo chiesto conto allo stesso Pannella – a cui abbiamo chiesto anche un parere sulla “latitanza” di Demba Traore – alla fine del suo intervento in conferenza stampa che ha chiuso la mattinata dove appare chiara la posizione dell’anziano leader nei confronti del ticket Staderini/De Lucia. Da militante e iscritto a Radicali Italiani, tuttavia, ritengo tutt’altro che peregrine le argomentazioni proposte da segretario e tesoriere, ai quali colgo l’occasione per rinnovare la mia fiducia e il mio sostegno.
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