di Fabrizio Ferrante, da epressonline.net, 26-05-2013
Mentre proseguono i tavoli per Eutanasia Legale – anche ieri, 25 maggio, a Napoli un buon tavolo in via Chiaia – il pensiero dei Radicali è già rivolto all’imminente partenza della raccolta firme per i sei quesiti referendari (clicca qui). Fioccano i comitati promotori e aumentano anche i quesiti che, seppur in periodi verosimilmente differenti, saranno presentati all’attenzione dei cittadini. Ai sei referendum già depositati in Cassazione, si aggiungeranno i cinque quesiti sulla “Giustizia giusta”, che saranno presentati direttamente dalla Lista Bonino Pannella attraverso un apposito “Comitato promotore dei referendum”. Sabato prossimo è prevista a Roma la presentazione ufficiale dei sei quesiti già depositati, per i quali partirà la raccolta firme dal prossimo sette giugno.
L’occasione dei referendum è propizia per cercare soluzioni che possano prevedere accordi tematici o, perché no, politici per future collaborazioni. L’accordo coi Socialisti di Riccardo Nencini appare soluzione più che verosimile, ma per dare corpo a un’impresa titanica – 500.000 firme – sarà necessario coinvolgere altre forze politiche e sociali. Del resto i temi si offrono perfettamente ad alleanze neppure troppo variabili, con partiti come Sel – soprattutto in materia di immigrazione e laicità – Movimento Cinque Stelle – in relazione al quesito sul finanziamento pubblico ai partiti – sindacati come la Cgil, già attiva sul fronte delle “3leggi” e associazioni laiche e antiproibizioniste – per divorzio breve, otto per mille e droghe leggere -. Ciò che occorre è quindi un dialogo che dovrà, almeno in parte, avvenire già il prossimo primo giugno dalle ore 9-30 a Roma presso la sala Capranichetta in piazza Montecitorio 125.
Nel frattempo, in relazione ai sei referendum, si moltiplicano i comitati referendari e un altro sito è ora disponibile per cittadini e autenticatori – oltre al “vecchio” www.lisostengo.it [4] – interessati a sostenere l’iniziativa all’indirizzo: www.cambiamonoi.it [5]
Con queste parole, attraverso un comunicato apparso sul sito di Radicali Italiani, Mario Staderini e Michele De Lucia – segretario e tesoriere di Radicali Italiani – hanno presentato l’evento di sabato prossimo: “Ad un mese dal deposito – su iniziativa di Radicali italiani- dei quesiti referendari in Corte di Cassazione si è formato un primo fronte di promotori determinato a lavorare per il successo della campagna di raccolta firme. Altri ne seguiranno in questi giorni. Ringraziamo l’ imprenditore Fabrizio Pilotto per avere creduto in questo progetto e averci messo nelle condizioni per poter partire con la raccolta firme. La vera sfida rimane quella di superare gli ostacoli che da sempre vengono frapposti a chiunque voglia esercitare il diritto riconosciutogli dall’articolo 75 della Costituzione, dal reperimento degli autenticatori alla conquista di spazi di conoscenza sino al venir meno delle istituzioni ai loro obblighi di legge. L’assemblea del 1 giugno sarà la prima occasione pubblica per organizzarsi anche su questo, su quanto cioè i Radicali combattono, sovente in solitudine, sin dagli anni ’70″
Nel frattempo sono in arrivo altri cinque quesiti, proposti direttamente da Marco Pannella e dalla lista che porta il suo nome. I referendum per la “Giustizia giusta” saranno presentati il 28 maggio prossimo, a venticinque anni dalla morte e a trenta dall’arresto di Enzo Tortora. Come per droghe e finanziamento pubblico ai partiti – tra i sei referendum di cui sopra – si tratta di veri e propri “evergreen” radicali: responsabilità civile dei magistrati, separazione delle carriere, custodia cautelare, incarichi extragiudiziari e progressione delle carriere. Temi già presentati in passato all’attenzione del Parlamento e dei cittadini, traditi di volta in volta come nel caso della responsabilità civile dei giudici – 1987 – delle droghe e del finanziamento pubblico ai partiti – entrambi del 1993 -.
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