Articolo pubblicato il 05/04/2013 nella sezione Associazioni
Agi, 4 aprile 2013

Una manifestazione nazionale davanti al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria per chiedere risposte contro l’emergenza sovraffollamento. È quella organizzata oggi dagli agenti penitenziari del sindacato
Sappe, provenienti dalla Capitale ma anche da Campania, Abruzzo, Molise, Marche, Basilicata e Puglia. “Sentiamo distante - dichiara Donato Capece, segretario generale del sindacato - l’Amministrazione penitenziaria che mette in ginocchio i poliziotti tagliando i fondi e persegue soluzioni pericolose come l’autogestione delle carceri”. Sul costante sovraffollamento penitenziario e sugli eventi critici che quotidianamente si verificano nelle oltre 200 carceri italiane - aggressioni, tentati suicidi, suicidi, ferimenti, atti di autolesionismo -Capece avanza alcune proposte concrete: “Se la politica volesse intervenire concretamente sull’emergenza carceri, potrebbe farlo subito con 3 provvedimenti, che non ha preso l’attuale ministro Guardasigilli. Mi riferisco a processi più rapidi, espulsione dei detenuti extracomunitari per far scontare loro la pena nel paese di provenienza e soprattutto far scontare la pena ai tossicodipendenti in una comunità di recupero. È ovvio - aggiunge il sindacalista - che, se come oggi i detenuti stanno 20 ore in cella, questo alimenta tensioni. Dovrebbero lavorare, ma ci vuole una legge apposita e la volontà politica per farla, che nel nostro Paese non c’è. Il Dap ed il Governo tecnico hanno fatto poco o nulla per il carcere e chi ci lavora”.
http://www.detenutoignoto.org/2013/04/giustizia-sappe-agenti-penitenziari-in.html
Fonte: http://www.detenutoignoto.org/2013/04/giustizia-sappe-agenti-penitenziari-in.html