(AGI) – Napoli, 18 mar. – Siglato un protocollo d’intesa per l’attuazione del progetto di riqualificazione urbana dell’area portuale di Napoli Est. L’intesa e’ stata sottoscritta dal presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dal presidente del Comitato NaplEst Maria Luisa Faraone Mennella, dal presidente dell’Unione Industriali di Napoli Paolo Graziano, dal presidente dell’Associazione costruttori edili di Napoli Rodolfo Girardi e dal presidente di Fintecna Immobiliare Vincenzo Cappiello.
Obiettivo lo sviluppo della zona industriale di Gianturco, con nuove funzioni urbane. Saranno realizzate un sistema di infrastrutture per il potenziamento della rete stradale e opere di urbanizzazione di base. L’investimento complessivo e’ pari a 206,9 milioni di euro, di cui 106,9 milioni su fondi POR FESR 2007 – 2013 e 100 milioni sulla riprogrammazione del Piano Azione Coesione. Le strade interessate agli interventi di riqualificazione sono via Ferraris, via Brecce a Sant’Erasmo, via Imparato, via De Roberto, via Miraglia, via Brin, via Aulisio, via Gianturco, via Tocco, via Nuova delle Brecce, asse costiero tratta via Vespucci/via Ponte dei Francesi, asse costiero tratta corso San Giovanni.
Completano il quadro degli interventi, la rifunzionalizzazione del sistema fognario San Giovanni/Volla, la sistemazione a verde e arredo urbano della rete stradale, la realizzazione di sistemi di videosorveglianza e l’adeguamento della caserma dei vigili del fuoco. “Un altro passo in avanti – sottolinea Caldoro – per riqualificare una zona strategica della citta’ e dell’intera regione. Dal confronto tra le istituzioni e il mondo produttivo possiamo e dobbiamo trovare soluzioni per lo sviluppo. La direzione di marcia e’ quella giusta”. “Un progetto importante – aggiunge de Magistris – nato dalla positiva integrazione fra fondi pubblici e privati, che cambiera’ volto ad un’area strategica attraverso una riqualificazione sociale, ambientale, infrastrutturale e produttiva. Un progetto lontano dalla logica della speculazione, che non potra’ che avere un’importante ricaduta su un territorio che da cosiddetta periferia puo’ diventare, invece, centro nevralgico del rilancio della citta’”. (AGI)
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