di Valter Vecellio, da “Notizie Radicali”, 28-02-2013
Unendoci agli auguri per il novantesimo compleanno di Sergio Stanzani, pubblichiamo l’articolo del direttore di Notizie Radicali.
‘Mo ben, è fatto così, Sergio Stanzani detto anche Augusto Ghedini. Per una volta che gli capita di fare novant’anni, ecco che tutti gli devono fare corona e vuole che lo festeggino. Così S.A.S.G. ci ha dato, col tono di un comandamento, appuntamento, almeno noi “romani” torri-argentinicoli per domani alle 18, al salone del Partito Radicale a via di Torre Argentina 76. Che ci volete fare? Lo festeggeremo…
‘Mo ben. E’ fatto così S.A.S.G.: col suo intercalare di figlio di una Bologna che ormai esiste solo nei nostri ricordi, la sua capacità ancora di crederci, di sognare, di “non mollare”. Lui, orgogliosamente e ostentatamente pannelliano-pannellato-pannellista in tutte le gradazioni possibili e immaginabili; lui che brontola più dell’Etna e dello Stromboli insieme, e come un mantra, a ogni riunione quando parla qualcuno, ogni cinque minuti dice che non capisce, non ha capito, non capirà, e poi lo capisci che invece ha capito tutto e sta recitando.
‘Mo ben: è fatto così: quante volte lo avete sentito con l’espressione di un toro incazzato, che non si ricorda più neppure come si chiama, e però di ricordarci questa sua “smemoratezza” non se lo dimentica mai, e allora come non sospettare che forse ricordi anche qualcos’altro, e ci stia burberamente dicendo qualcosa che sta a noi rammentare e tenere nella giusta considerazione? E’ fatto così: ha l’ansia perenne della “presenza”, deve “marcare”, “esserci”. Fa benissimo, in tempi in cui lo sport nazionale sembra essere la fuga.
‘Mo ben. Un altro dei consueti ritornelli di S.A.S.G. è di essere stato per tutta la vita, politica e professionale, un uomo del “fare”, che ha scritto poco o nulla, che ha “pensato” le cose del day-by-day, senza presunzioni teoriche, e limitandosi a qualche pratica applicazione. Fino a un certo punto, se è vero che quel gioiello di teoria politica che è lo Statuto radicale lo dobbiamo a un pugno di compagni di cui lui faceva parte.
‘Mo ben. Ci è piaciuto raccogliere la sua sfida, e frugando tra giornaletti, bollettini e dimenticate carte siamo riusciti a mettere insieme un volumetto con scritti e interventi di S.A.S.G., che abbiamo confezionato, come d’abitudine, a sua insaputa, e intitolato:“Radicale perché”. Chi vorrà potrà festeggiare S.A.S.G. prendendone, venerdì una copia. Il ricavato andrà alle esangui casse del Partito Radicale. Beninteso: chi vuole, avrà la copia con dedica. Pagando un supplemento…
Per chi non è a Roma e non può venire a Torre Argentina, e ugualmente volesse il libretto, scriva a: va.vecellio@gmail.com
Condividi [3]