di Norberto Gallo, da www.napolionline.org [3], 25-01-2013
NAPOLI - La giunta approva in serata il piano di rientro dal deficit comunale previsto con l’adesione al predissesto. Una «svolta storica» spiegano da Palazzo San Giacomo, che ha trasformato il rischio default «in opportunità», per lasciare i conti in regola alle prossime amministrazioni. Nonostante la «durezza del dl 174» targato «Monti e la maggioranza che lo sostenuto», e «in controtendenza con quanto compiuto nel passato», una duplice stoccata al Pd ed al centrosinistra.
La manovra prevede un risparmi di 3 miliardi e 100 milioni di euro in 10 anni e sarà finanziata per un terzo da entrate e per due terzi da economie di spesa.
IMMOBILI COMUNALI
La parte del leone la fanno le dismissioni. Il patrimonio immobiliare, il cui valore complessivo supera il miliardo, verrà dismesso per i quattro quinti, poco meno di 800 milioni di euro.
SOCIETA’ PARTECIPATE
Come annunciato, saranno fuse le società operanti nel settore della viabilità e dei trasporti, verranno rivedute ed integrate le funzioni e le attività di Napoli Servizi e saranno vendute quote «minoritarie seppur consistenti delle società oggetto di tale processo di ristrutturazione e organizzazione». Per un’ economia di spesa di 695 milioni di euro.
COSAP
E’ previsto un aumento del gettito proveniente dalla COSAP, la tassa per l’occupazione di suolo pubblico, attraverso «un’attenta revisione dei canoni, delle riduzioni e delle esnzioni previste dall’attuale regolamento, nonchè una ricognizione capillare dei passi carrabili e delle occupazioni abusive». L’amministrazione prevede un aumento delle entrate di circa 5 milioni nei primi anni, che poi dovrebbe incrementarsi a partire dal 2016 per raggiungere un totale su base decennale pari a 50 milioni di euro.
PERSONALE
Previsioni ottimistiche per quanto riguarda la spesa per il personale. “Confidando” che già per il 2012 la spesa per il personale non superi la soglia del 50% della spesa corrente, già per questo anno «sono stati previsti spazi di spesa per operare, pur nei limiti di legge, nuove assunzioni». Nei dieci anni è prevista una riduzione della spesa per il personale pari a 631 milioni di euro «compresi i risparmi riferibili alle retribuzioni e al fondo del salario accessorio del personale del comparto, nonché i risparmi derivanti da minori contratti a tempo determinato e da minori contratti di dirigente». La nuova dotazione organica è fissata a 10474 dipendenti.
LOCAZIONI ED ONERI STRAORDINARI
Altre economie su fitti passivi, oneri straordinari o imposte comporteranno un risparmio di 504 milioni.
IRPEF
L’addizionale Irpef verrà esentata per i redditi fino ai 18 mila euro (nel 2012 la soglia era 10 mila) mentre tutti gli altri, circa i due terzi dei contribuenti pagheranno l’aliquota massima dello 0.8 %.
IMU
Anche l’aliquota IMU sale al massimo, come previsto dalla legge per i Comuni che aderiscono al predissesto. «Ma questa amministrazione – precisano da Palazzo San Giacomo – ha deciso di destinare le risorse aggiuntive ricavate da tale innalzamento, sempre perchè guidata dal principio di una maggiore equità sociale, ai servizi essenziali della collettività». Il gettito previsto su base decennale è di 230 milioni.
«La manovra – dicono da Palazzo San Giacomo – consente di riportare l’ente in equilibrio finanziario molto prima della chiusura del decennio e, nello stesso tempo, raggiungere nel secondo quinquennio una corretta gestione nel pagamento dei fornitori permettendo all’amministrazione di assolvere alle proprie obbligazioni secondo i tempi stabiliti dai parametri europei».
La palla passa ora al consiglio comunale che dovrà approvare il piano nella seduta che comincia lunedi prossimo, altrimenti sarà default.
Condividi [4]