21:12 24 GEN 2013
(AGI) – Roma, 24 gen. – Discussioni sui contenuti e le tesi del “Mein Kampf” di Adolph Hitler, telefonate in cui si parlava di dare fuoco a un negozio di un orafo ebreo a Napoli e di violentare una studentessa di origine ebraica all’universita’.
I carabinieri del Ros hanno arrestato dieci esponenti dell’estrema destra partenopea per banda armata, detenzione e porto illegale di armi e di materiale esplosivo, lesioni a pubblico ufficiale e attentati incendiari. Gli estremisti sono stati arrestati tra Napoli, Salerno e Latina a conclusione delle indagini legate agli scontri tra gruppi di destra e di sinistra avvenuti nel 2011 a Napoli: gli investigatori hanno documentato numerose aggressioni nei confronti di avversari politici, riunioni non autorizzate e la sistematica attivita’ di indottrinamento dei giovani militanti all’odio razziale e all’antisemitismo.
Tra i soggetti finiti ai domiciliari (con altri tre, mentre due sono in carcere e altri quattro hanno l’obbligo di dimora) figura Emanuela Florino, figlia di un ex senatore prima dell’Msi e poi di An, tra gli esponenti di spicco del movimento CasaPound napoletano: la giovane e’ candidata deputato alle prossime elezioni nel collegio Campania 1. Coinvolti anche militanti di Hbo e Blocco Studentesco. Per il Gip di Napoli, Francesco Cananzi, che ha firmato un’ordinanza di 427 pagine, quella che aveva come promotori Enrico Tarantino, Giuseppe Savuto, Andrea Coppola e la stessa Florino, e’ “una associazione con finalita’ di eversione dell’ordine democratico”: l’organizzazione progettava anche “l’inserimento in ambienti istituzionali” di suoi componenti (anche Savuto risulta in lizza nello stesso collegio della Florino) e aveva “l’intento di creare un complesso affaristico di cooperative finanziarie del comitato politico-eversivo occulto”.
Dalle intercettazioni ambientali e’ emerso che durante le riunioni del gruppo si discutevano contenuti e tesi del “Mein Kampf” di Adolph Hitler. Mentre dalle telefonate intercettate da Ros e Digos risultano progetti come quello di dare fuoco a un negozio di un orafo a Napoli perche’ ebreo e, addirittura, di violentare una studentessa di origine ebraica all’universita’, meravigliandosi di come gli altri studenti trattassero quella ragazza “con normalita’”. E il 18 settembre 2011, Savuto, parlando con un simpatizzante, confessava di essere “d’accordo che non sono mai esistite le camere a gas, che non c’e’ mai stata nessuna deportazione”. “Fino al termine del mio mandato non saranno mai consentite manifestazioni di CasaPound”, ha promesso il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, invitando a dare “un giudizio netto e forte su questa vicenda ” perche’ sull’antifascismo “bisogna essere chiari, soprattutto per chi si presenta come alternativa ai poteri”.
Ma CasaPound e’ pronto a definire “arresti a orologeria” quelli eseguiti questa mattina, fatti per penalizzare le loro liste in campagna elettorale: “non ritiriamo alcuna candidatura, siamo pronti e continueremo a lavorare per ottenere il voto popolare”, hanno assicurato due dei leader del movimento, Simone di Stefano e Gianluca Iannone, convinti che si tratti di “un attacco congegnato ad hoc perche’ evidentemente c’e’ qualcosa nei sondaggi che sta spaventando qualcuno”. Contestualmente agli arresti, i carabinieri hanno eseguito anche 28 perquisizioni e un provvedimento di sequestro preventivo dei locali in via Foria, a Napoli, del circolo “Berta’”, utilizzato come ritrovo abituale del gruppo e nel quale, secondo i pm, venivano organizzate tutte le azioni violente da attuare.
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