Per fermare lo scempio del cimitero ad Martyres, che sorgeva proprio nell'area dell'attuale cantiere, Bertè si era già incatenato nell'area lo scorso 16 dicembre, quando fu portato via dagli agenti dopo 15 ore sulla neve.
Nella simbolica occasione del Natale, l'azione nonviolenta è ripresa ieri, mentre i militanti Radicali volantinavano all'ingresso della Basilica di S. Ambrogio per chiedere ai fedeli presenti alla Messa un intervento presso il Cardinale Angelo Scola a difesa del sito sacro. La piazza di Sant'Ambrogio è infatti tutelata dalla Sovrintendenza e il Consiglio Regionale della Lombardia e il Consiglio Comunale di Milano hanno già votato all'unanimità una mozione che chiede l'interruzione dei lavori e l'istituzione del "Giardino della Memoria dei Martiri Cristiani e per la Libertà religiosa".
Ciò nonostante il cantiere prosegue e Bertè continua la sua azione, dopo essersi autodenunciato alla polizia, per essere citato in giudizio dal costruttore del parcheggio, ing. Claudio de Albertis, Presidente della Triennale di Milano, e poter quindi affermare in Tribunale l'interesse pubblico dei cittadini cristiani, laici e di religiosità laica, alla tutela del luogo.
Bertè ha già passato una notte nel cantiere e sono ormai quasi 36 le ore della sua permanenza all'interno del ribaltabile nello scavo. Agenti della questura si sono recati sul posto per tentare di forzare Bertè a desistere, ma senza risultato.
Si fa appello ai mezzi di stampa per dare rilievo all'iniziativa in corso, proprio in questo momento di riposo e raccoglimento, per sottolineare l'importanza della memoria collettiva e della tutela della storia delle nostre comune radici.
L'iniziativa di Bertè non si concluderà fino a quando questo obiettivo di conoscenza non sarà raggiunto.
Sul canale Youtube dell'Associazione il video della notte di Natale al cantiere di Sant'ambrogio: qui il link. [3]
