Care compagne e cari compagni,
come Segretario uscente dell’Associazione Radicale Pier Paolo Pasolini Vi do il benvenuto e Vi ringrazio per la partecipazione a questo importante momento dell’Associazione.
Comincio la mia relazione con una breve disanima del quadro generale sulla situazione politica generale e sulla nostra provincia in particolare, per poi toccare alcuni punti sulle iniziative portate avanti in questo anno e quello che, a mio parere, si dovrebbe fare
1. Quadro Politico
Quando abbiamo tenuto i lavori dello scorso Congresso, eravamo tutti preoccupati per la situazione socioeconomica nel territorio della provincia, per l’incremento dell’illegalità e per l’assenza di vision e strategia dei nostri governanti. A distanza di un anno, probabilmente neanche il più pessimista fra di noi avrebbe potuto profetizzare un quadro quasi irreversibile di dissesto economico di aziende ed istituzioni, un opportunismo di alcune realtà aziendali che utilizzano cassa integrazione impropriamente, licenziamenti fittizi e, cosa peggiore, mancanza di rispetto delle normative vigenti, quelle ambientali in particolare. L’imposizione fiscale è ormai a livelli insostenibili, i servizi sono stati drasticamente ridotti sia in termini quantitativi che qualitativi, in particolar modo la sanità pubblica in provincia di Frosinone è stata venduta alla devoluzione della capitale ed in particolare a quella vaticana. In questo quadro poi si innescano gli scandali alla Regione Lazio di cui ci parlerà il consigliere radicale Rocco Berardo. E’ evidente che per fare politica, quella vera e non quella politicante, sono necessarie tre precondizionii: il ritorno alla forma, trasparenza e smagrimento della cosa pubblica. Il ritorno alla forma, non è altro che il ritorno alla legalità ed al rispetto della stessa; si possono fare tutte le riforme che vogliamo, ma se non si ha la capacità di farle rispettare, rimangono belle parole, scritte probabilmente in un italiano corretto e corrente, ma che non incidono minimamente sulla vita dei cittadini.
2. Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati
Per quel che riguarda la trasparenza, noi radicali abbiamo individuato nell’Anagrafe Pubblica degli eletti e dei nominati lo strumento principale per scardinare alcuni eccessi della politica politicante. E’ sicuramente l’iniziativa che maggiormente ci ha caratterizzato negli ultimi mesi. Come ben sapete ci siamo mossi in una doppia direzione. Innanzitutto far vivere o meglio rivivere tale strumento nel comune di Ceprano e nell’ente Provincia di Frosinone, che hanno già approvato la delibera. Su Ceprano abbiamo scoperto una serie di inadempienze della struttura amministrativa del tempo che però sembrano superate ed un certo conservatorismo dell’Amministrazione Sorge nell’applicare una delibera che egli stesso insieme al suo vice hanno contribuito ad approvare. Sull’Ente Provincia di Frosinone, possiamo dire che oltre a mancare la volontà politica vi è una vera e propria indifferenza non solo sulla delibera approvata ai tempi dell’amministrazione Scalia ma anche sulla legge 441/82 sull’Anagrafe patrimoniale che imporrebbe loro la messa a disposizione di tutti i cittadini della Provincia di dati reddituali e patrimoniali di consiglieri, assessori e dirigenti.
L’altra direzione è quella di invitare in maniera trasversale, le menti più aperte di tutti gli schieramenti politici affinchè si adoperino per fare adottare in più comuni possibili questo strumento di trasparenza, controllo e democrazia. In questo caso l’attività di Pier Paolo Segneri è stata determinante fino ad ora.
3. Dimagrimento della cosa pubblica
Si è fatto un grosso bailamme, che molto probabilmente si chiuderà con un nulla di fatto, in merito all’accorpamento delle province. Personalmente, dopo aver avallato posizioni in linea con il provvedimento governativo, ho modificato radicalmente la mia opinione, ritenendo che non siano le province da abolire (ente che fra l’altro è previsto dalla nostra Costituzione), ma sono la miriade di consorzi e di società in house e partecipate che spesso servono solo a dispensare prebende e clientele e che rappresentano non solo un danno per le casse pubbliche, ma anche ed oserei dire soprattutto l’elemento condizionante, e per ovvi motivi, le campagne elettorali. Sarebbe utile a tal proposito cercare di chiedere da una parte a provincia e grossi comuni di presentare un bilancio consolidato, per capire la reale situazione economica e finanziaria di tali enti e/o fare un censimento dei consorzi e delle società di cui sopra per capirne successivamente qualità e modalità dei servizi erogati, approntando ove fosse possibile anche una analisi costi/benefici.
4. Elezioni politiche ed amministrative
Sposando in pieno l’analisi decennale di Marco Pannella e dei radicali per cui le elezioni, così come vengono svolte in Italia non rappresentano un momento democratico, tuttavia dobbiamo fare i conti con le prossime elezioni, che per noi potrebbero essere doppie, in quanto ci troveremo a votare sia per le politiche, sia per le regionali. L’orientamento dei radicali ancora non è definito, anzi oserei dire che fino ad ora è stato ondivago, passando da una sicura presenza di liste radicali ovunque ad una nostra mancata presenza in tutta la competizione radicale. E’ di ieri la proposta di Marco Pannella di presentare delle liste con il simbolo della Rosa nel Pugno. Vedremo gli eventi. La cosa grave è che ad oggi non si conosce nè la modulistica, nè il numero di firme da raccogliere. Quel che è certo è che i tempi sono strettissimi in quanto le liste, a norma di legge dovranno essere presentate, dalle ore 8 del 35° alle ore 20 del 34° giorno antecedente quello della votazione, considerando che fra le date che girano vi è quella del 3 febbraio, lascio a voi le conclusioni.
Siamo sicuri inoltre che anche la prossima campagna elettorale sarà caratterizzata dalle affissioni selvagge che non solo sono sintomo di degrado e mancanza di decoro delle nostre massacrate città, ma anche di pericolosa deriva antidemocratica e plutocratica visto il sicuro vantaggio illegittimo di cui beneficeranno determinati soggetti.
5. Iniziative da lanciare o rilanziare
Fra le altre iniziative da rilanciare vi sono sicuramente quelle antiproibizioniste, con attività anche informative, volte anche e soprattutto a cercare di coinvolgere giovani e nuovi militanti; quelle laiche e da questo punto di vista l’istituzione di registri delle unioni civili a Cassino ed in altri comuni della provincia, iniziative depositate in altri comuni fra i quali Ceccano e Frosinone fanno ben sperare nella rinascita di uno spirito laico e liberale ed infine, ma non come ultimo punto, è la questione ambientale. L’iniziativa di istituire dei registri tumorali nei comuni della Valle de Sacco, la messa in sicurezza della stessa area dichiarata Sito d’Interesse nazionale già da qualche anno, la situazione arsenico su molte delle falde acquifere gestite dall’Acea Ato 5, il livello di pm10 che sfora regolarmente i limiti previsti dalla legge(50 sforamenti consentiti in tutto l’anno) coinvolge i comuni di Ferentino, Cassino, Alatri, Frosinone e Ceccano, in ordine crescente di drammaticità e credo che non sia un caso che, nonostante la crisi produttiva ed industriale, i dati siano addirittura peggiorati rispetto all’anno scorso.
Infine una piccola nota a margine. Se l’iniziativa politica di questo ultimo anno è stata probabilmente insufficiente, la responsabilità è da addebitare principalmente al sottoscritto in quanto Segretario dell’Associazione. Potrei elencare tutta una serie di scusanti, ma non sarebbe dignitoso nè per la mia persona, nè per l’Associazione. Sono pronto a ripartire con nuovi stimoli e con nuovo spirito, nella speranza che vogliate ridarmi quella fiducia, che, l’anno scorso, oggettivamente, è stata mal riposta.
In ogni caso Vi auguro un buon Congresso.
Michele Latorraca
