“L’obiettivo è sempre quello: ottenere che lo Stato italiano interrompa la flagranza tecnicamente criminale in termini di diritto internazionale e della “ex” Costituzione italiana. Mentre continuano ad arrivare conferme dalla giurisdizione europea, abbiamo fornito lo strumento perchè questo possa accadere formalmente in dieci giorni. Come episodio enorme, storico, dopo 30 anni di tradimento ed illegalità”.
Dunque l’obiettivo ha ripetuto Pannella è quello che, sotto lo slogan “Amnistia, Giustizia e Libertà”, spinse prima nel Natale 2005 e poi a Pasqua del 2006 a scendere in piazza migliaia di cittadini e tra loro, nel comitato promotore, Giorgio Napolitano, Francesco Cossiga, Rita Levi Montalcini, Don Antonio Mazzi, Giulio Andreotti, Emilio Colombo, Sergio Pininfarina, Giliano Vassalli, Emilio Colmbo e Antonio Baldassarri.
Il leader Radicale fa riferimento a quelle elezioni di 36 anni fa per spiegare come l’obiettivo della sua lotta odierna può formalizzarsi in termini elettorali: “I nostri sono gli stessi motivi di fondo che nel 1976 indussero un elenco illustre, senza precedenti, ad aderire all’appello che riuscimmo a pubblicare a pagamento sulle pagine de La Repubblica che, provocando alcune tribune politiche di riparazione prima del voto, permise agli italiani di giudicare per la prima volta le nostre ragioni e battaglie”.
“Io continuo assolutamente nello sciopero totale di fame e della sete, vedremo se arriveranno nomi vitali come nel 1976, perché quelli urgono. Servono personalità che dicano “sono pronto ad essere candidato”.
Appena hai notizie su personalità che manifestano la propria disponibilità ad essere candidate nelle liste Amnistia Giustizia Libertà scrivi alla mail info@partitoradicale.org