Di Giuseppe Manzo, da http://www.fanpage.it, 14-11-2012
A Napoli lo scorso 9 novembre si è svolta la manifestazione-presidio della Campagna #StopBiocidio davanti palazzo San Giacomo, sede del comune. Dopo il convegno del 6 ottobre è stata la seconda tappa della mobilitazione contro l’emergenza sanitaria in Campania. Obiettivo dei manifestanti era quello di essere ricevuti dal sindaco Luigi de Magistris per chiedere al primo garante della salute dei cittadini napoletani di prendere posizione sui gravissimi dati della mortalità per tumore. Dopo una iniziale disponibilità, il primo cittadino ha delegato il vicesindaco Tommaso Sodano a causa di impegni istituzionali. Accompagnato dall’assessore Sergio D’Angelo, Sodano ha mostrato un nervosismo sopra le righe. Addirittura l’ex senatore di Rifondazione comunista ha abbandonato l’incontro prima della sua conclusione lasciando la delegazione e il suo collega assessore nell’incredulità generale.
A far scattare dalla sedia Sodano sono state alcune critiche nei confronti dell’Amministrazione e la richiesta di un intervento diretto del sindaco nei confronti di altre istituzioni deputate al controllo sanitario: Asl e Regione. Eppure l’incontro aveva visto un’apertura dei rappresentanti della Giunta alle istanze dei comitati presenti: un consiglio comunale monotematico e un protocollo con le Asl per lo screening nei quartieri a più alto tasso di mortalità (periferia nord, Pianura, Bagnoli e Napoli est). A fare da cornice alla discussione è stata anche un certa prudenza nei confronti degli studi del professore Antonio Giordano. Ironia della sorte, lo stesso scienziato napoletano e allievo del premio nobel Watson, sarà premiato proprio al Maschio Angioino il prossimo 19 novembre: le istituzioni locali consegneranno a lui il premio Ippocrate, destinato a quei ricercatori che uniscono all’eccellenza del lavoro scientifico la capacità di comunicarne i risultati al grande pubblico.
C’è da chiedersi come è possibile, sotto il profilo della correttezza istituzionale, abbandonare una delegazione ricevuta su mandato del sindaco e se Luigi de Magistris sia a conoscenza del fatto. E perché ci sia sempre una insofferenza continua di fronte alle critiche: in fondo si chiedeva un intervento diretto del primo cittadino che ha tutti gli strumenti istituzionali per farlo. In questa battaglia il Comune deve prendere coscienza della situazione a cui siamo giunti, ricordando che i sindaci precedenti furono chiamati in causa dalla magistratura durante l’emergenza rifiuti. Attualmente bisogna aggiungere il grave e assordante silenzio della giunta Caldoro che tace sui dati, sulla prevenzione e sulle bonifiche.
La Campagna #StopBiciodio continuerà il suo percorso provando ancora a sensibilizzare i cittadini e tutti coloro che sono impegnati in questa battaglia. Troppe persone continuano ad ammalarsi, tante a morire. Occorre “assediare” le istituzioni e inchiodarle alle loro responsabilità: magari iniziando proprio il 19 novembre al Maschio Angioino.
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