Circa una settimana fa Roberto Saviano ha proposto Ivan Sagnet come candidato a Sindaco per il Comune di Castelvolturno, in provincia di Caserta. La proposta dell’autore di “ Gomorra” è caduta nel vuoto, infatti nessun esponente sia nazionale che locale ha appoggiato o comunque dato rilievo alla interessante proposta. Ivan Sagnet è un giovane del Camerun, studente di ingegneria al Politecnico di Torino che nell’ estate del 2001 andò a lavorare come bracciante nelle campagne della provincia di Lecce e lì organizzò uno sciopero dei lavoratori per chiedere paghe più alte e il rispetto dei più elementari diritti dei lavoratori; questo sciopero portò all’ istituzione del reato di caporalato in Italia. Castelvolturno è un comune che ormai non ha più un’amministrazione da diversi mesi e l’ultima giunta del Sindaco Scalzone ( PDL ) è stata sciolta per condizionamenti da parte della camorra. Il comune di Castelvolturno, secondo un vecchio progetto doveva diventare un importante centro turistico d’importanza mondiale: tutto sembrava perfetto, la sua posizione geografica a pochi chilometri da Napoli e con un litorale che è tra i più lunghi d’Italia, ma questo è rimasto semplicemente un progetto. Infatti le organizzazioni criminali hanno preso il possesso del territorio e ben presto hanno trasformato Castelvolturno in uno dei loro feudi, inizialmente con una sfrenata attività edilizia, quasi sempre abusiva, e poi, vista la fertilità del terreno del comune domiziano, la camorra ha messo le mani sulle tante colture agricole attive, tra tutte quella dei pomodori, sfruttando i lavoratori, sempre meno italiani e sempre più stranieri costretti a lavorare per dodici ore al giorno, senza nessuna sicurezza, con un compenso di pochi euro. Non tutto il panorama politico, sia locale che nazionale, ha ignorato completamente la proposta di Saviano; infatti ad intervenire in merito è l’Associazione “Legalità & Trasparenza”- Radicali Caserta e lo fa attraverso Luca Bove, appena riconfermato come membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani e Domenico Letizia: “Riteniamo che Ivan Sagnet sia un’ottima candidatura per il territorio di Castelvoturno; un territorio ormai martoriato dove si fronteggiano vari fenomeni criminali. Noi Radicali siamo stati tra i partecipanti dello sciopero delle rotonde, svoltasi proprio a Castelvolturno, sciopero che denunciava lo sfruttamento di migliaia di stranieri costretti a lavorare nelle campagne per intere giornate con un compenso davvero minimo. La candidatura di Sagnet potrebbe far iniziare una nuova epoca per la città del litorale domizio, un’epoca dove finalmente si inizia a concepire la forte presenza di migranti come una forza che può rivalutare la città”. I militanti Radicali di Caserta continuano: "La nostra attività politica spesso ha affrontato la tematica della forte presenza di migranti nell’ intera provincia di Caserta, ma purtroppo dobbiamo registrare che oltre a noi sono solo i compagni del Centro Sociale di Caserta Ex Canapificio che davvero affrontano la questione con professionalità e serietà, mentre il resto della classe politica lo fa con vecchi schemi ideologici che non fanno altro che creare confusione. La presenza dei migranti sull’ intero territorio nazionale è una forza di cui il nostro paese ha un disperato bisogno, ma purtroppo è proprio lo stato italiano ad essere illegale nella questione dell’immigrazione; infatti secondo l’articolo 5 del testo unico sull’ immigrazione dice che il permesso di soggiorno deve essere rilasciato entro 20 giorni mentre la media nazionale è invece di ben 100 giorni .” |