da http://affaritaliani.libero.it [3], 31-10-2012
Condannati i sei medici del reparto di psichiatria dell’ospedale di Vallo della Lucania coinvolti nella morte di Francesco Mastrogiovanni, il maestro elementare deceduto nell’agosto 2009 nel nosocomio. Secondo il tribunale di Vallo i medici sarebbero a vario titolo responsabili di omicidio colposo, sequestro di persona e falso ideologico: da qui le condanne a pene variabili tra i due e i quattro anni, con l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Assolti invece i dodici infermieri del reparto.
Qualche settimana fa, con il consenso dei familiari, è anche apparso il video del ricovero registrato dalle telecamere di sorveglianza dell’ospedale. Un filmato che ha fatto molta sensazione tra il pubblico. L’uomo è morto il 4 agosto del 2009 dopo quattro giorni di ricovero in seguito a un trattamento sanitario obbligatorio TSO. Dalle indagini è emerso che l’uomo era stato legato mani e piedi a un lettino d’ospedale ed era rimasto in stato di contenzione per giorni.
“Mio fratello è stato trattato come una bestia“, ha detto un mese fa la sorella dell’uomo. “La nostra e’ una battaglia, perche’ non accadano piu’ cose del genere, c’e’ troppa disumanita’ in questa storia, non si riesce a capire come si puo’ trattare un essere umano in questo modo, legato mani e piedi, senza acqua, senza essere lavato, senza avere l’affetto dei suoi familiari”.
Le scene agghiaccianti del video mostrato dall’Espresso mostravano l’uomo consumarsi per ore legato al letto e abbandonato in una specie di crocifissione con le cinghie a impedirgli qualunque movimento. I medici sono stati condannati anche per falso perché sulla cartella clinica non avevano scritto che il paziente era stato tenuto legato al letto.
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