La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso del Tar Lazio ed ha dichiarato incostituzionale per eccesso di delega il vituperato D.Leg.4 Marzo 2010 n.28 che aveva introdotto la conciliazione nel nostro ordinamento giuridico rendendola obbligatoria perché condizione di procedibilità per promuovere un giudizio civile.
Un piccolo sussulto di speranza per chi ancora crede che possa esistere una giustizia giusta e non una giustizia di classe.
Sin dalla sua entrata in vigore ho espresso fortissime critiche sia in merito all’obbligatorietà‘ che all’onerosità‘: come membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani nella prima riunione ufficiale dell’odierno anno sollevai notevoli dubbi di incostituzionalità di tale norma e prevedevo che con la sua inutile entrata in vigore si sarebbero ulteriormente allungati i tempi processuali ed aumentate a dismisura le spese a carico del cittadino che chiede giustizia.
Quello che da radicale ho sempre sostenuto e’ che le riforme o sono vere e coerenti o sono degli inutili pastrocchi come il decreto su citato.
Non solo da operatore del diritto ma da cittadino penso che la giustizia nel suo complesso sia civile che penale sia allo sfascio più totale:basti pensare solo ai tempi della giustizia che non sono così “ragionevoli”come prevede non solo la nostra Carta costituzionale ma i massimi organismi internazionali che sistematicamente condannano l’Italia rendendola come spesso Marco Pannella ci ricorda sul piano tecnico giuridico un delinquente abituale.
Il ricorso a tentativi extragiudiziale per dirimere le controversie va sicuramente incentivato ma non doveva essere obbligatorio ed i costi,notevolissimi tra l’altro, non dovevano essere sopportati dal cittadino.
Il ministro Severino che ha difeso con le unghie questo decreto scellerato (nella parte in cui era obbligatorio ed oneroso)
e’ ritornata di nuovo sull’argomento dicendo proprio quello che avevo sostenuto sin dal principio e cioè che bisognava eliminare la parola obbligatoria ed incentivare realmente i cittadini a ricorrere a mezzi extragiudiziali per la risoluzione di controversie.
Mi domando perché non si e’ adoperata realmente per farlo prima, quando avvocati,magistrati,operatori del diritto, cittadini che hanno dovuto esborsare inutilmente fior fiore di quattrini le chiedevano a gran voce di farlo ed ha aspettato che si pronunciasse la Corte?
Ad ogni modo tutti gli incentivi vanno bene a patto che ci sia una seria inversione di tendenza e si riformi davvero la giustizia civile, perché fino ad ora da avvocato ho visto solo controriforme disancorate dalla realtà e tra l’altro davvero pericolose.
Avv.Emilio Martucci del Comitato nazionale di Radicali Italiani e dell’Associazione radicale Per la Grande Napoli
Condividi [3]