Giustizia e carceri: Rita Bernardini e Irene Testa in sciopero della fame e della sete di fronte alla resa dello Stato. Amnistia non più rinviabile, come sostiene anche la Cei
Il ddl, così formulato, invece di “salvare” le carceri rischia infatti di salvare la loro illegalità. Per questa ragione Rita Bernardini e Irene Testa hanno deciso di intraprendere un’azione nonviolenta dura e ferma come forma di dialogo nei riguardi dello Stato e delle sue istituzioni. E anche nei confronti del Presidente della Repubblica, garante supremo della Costituzione, che ha denunciato la violazione della Carta, ma non ha poi ritenuto di inviare un messaggio al Parlamento o convocare in seduta straordinaria il Parlamento.
L’amnistia, per la quale Marco Pannella e i Radicali si battono da tempo al fianco della comunità penitenziaria umiliata e sofferente, si conferma il solo strumento in grado di ripristinare legalità e Stato di diritto: una necessità che “si impone per affrontare il problema del sovraffollamento nelle carceri e anche per superare le condizioni ambientali spesso insostenibili”, come ha dichiarato ieri ai microfoni di Radio Radicale il sottosegretario e portavoce della CEI Monsignor Domenico Pompili.
Per alcuni giorni accompagneranno l'iniziativa nonviolenta con uno sciopero della fame anche Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani e membro della direzione di Radicali Italiani, e Carlo Loi, del comitato nazionale di Radicali Italiani.
http://www.detenutoignoto.com/2012/10/giustizia-e-carceri-rita-bernardini-e.html
24 Ottobre, 2012 - 14:00
Fonte: http://www.detenutoignoto.com/2012/10/giustizia-e-carceri-rita-bernardini-e.html [4]