L’Associazione Radicale “Per la Grande Napoli” si felicita per i recenti risvolti che ha preso il “caso Biram”.
Biram Dah Abeid è leader dell’IRA, movimento della Mauritania che combatte per abolire la schiavitù di tipo tradizionale ancora praticata dall’elite arabo-berbera ai danni dei neri. Il leader mauritano e i suoi sono stati arrestati il 28 aprile, in seguito al rogo di alcuni testi malichiti che sono fondamento teologico-giuridico in alcune zone della Mauritania, ma non testi sacri dell’Islam. Questi sono stati scarcerati il 3 settembre dopo quasi cinque mesi di fermo in violazione dei loro diritti riconosciuti dalla legge mauritana e internazionale. Biram, inoltre, era già affetto da diverse patologie che, a causa della detenzione e del negato diritto alle cure, si sono aggravate. Oggi possiamo felicitarci con i nostri compagni e con quanti hanno contribuito all’arrivo in Italia di Biram Dah Abeid e sua moglie Leila per provvedere alle cure necessarie.
L’Associazione Radicale “Per la Grande Napoli” ha contribuito alla realizzazione di questi risultati segnando realmente e idealmente quel ponte che, secondo noi, Napoli potrebbe rappresentare tra l’Europa e l’Africa. Ci siamo attivati subito, appena furono arrestati Biram e i suoi, per trovare partner che sostenessero la denuncia della violazione dei diritti nazionali e internazionali di cui si è macchiato il governo della Mauritania, ricordiamo che la schiavitù in Mauritania è stata abolita nel 1981 e nell’agosto del 2007 è stata dichiarata illegale e criminalizzato il possesso di schiavi. Abbiamo seguito costantemente il caso mettendo in comunicazione realtà diverse come la sezione italiana dell’IRA, i Radicali e la testata giornalistica “Il Fiore Uomosolidale”, che ha reso possibile, insieme all’associazione “Alma Mundi”, l’arrivo in Italia di Biram e sua moglie Leila, della loro permanenza e delle necessarie analisi e cure mediche. L’Associazione Radicale “Per la Grande Napoli” ha contribuito a tali spese.
[3]Col ruolo svolto nella questione di Biram, l’azione dell’Associazione Radicale “Per la Grande Napoli” acquisisce coerenza transnazionale, infatti, le battaglie nazionali svolte durante l’anno – la Marcia del 25 aprile a Roma, le sue assemblee cittadine, i suoi circa 60 sit-in presso il carcere di Poggioreale e le visite ispettive nelle carceri di Napoli e provincia, denunciando il tragico sovraffollamento, l’inadeguatezza delle strutture e della copertura sanitaria – hanno segnato la lotta perché fosse adottato un provvedimento di Amnistia, perché l’Italia, che come la Mauritania non è capace a rispettare le proprie leggi, esca subito dalla sua condizione criminale.
Sottolineiamo il valore del metodo nonviolento, che contraddistingue i Radicali, testimoniando la sua efficacia anche in contesti difficili, quali quelli recenti, dove i Radicali sono costantemente disconosciuti, censurati, oggetto di “prese di distanza” – anche da chi beneficia della nostra azione –, che ricordano un regime di Apartheid.
Siamo felici di annunciare, inoltre, la nostra partecipazione al “Convegno sulla schiavitù nel mondo e in Italia” organizzata da “Il Fiore Uomosolidale” e l’Associazione “Alma Mundi” che si terrà il 24 ottobre alle ore 19 presso il “Tennis Hotel” ad Agnano.
Roberto Gaudioso, Tesoriere dell’Associazione Radicale “Per la Grande Napoli”
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