Lo straordinario successo di pubblico e di consenso che si è manifestato ieri presso il circolo ARCI di Coiano per l'intervento pratese di Matteo Renzi merita qualche ulteriore osservazione.
Quella che ha accolto con ovazioni da rock star il sindaco fiorentino e principale competitor del segretario del PD Pierluigi Bersani era una folla particolare. Sugli oltre mille cittadini presenti i cosiddetti addetti ai lavori saranno stati non più di un centinaio. La stragrande maggioranza dei cittadini accorsi ad accogliere empaticamente Matteo erano gente comune. Pensionati, giovani studenti, commercianti, lavoratori tessili, professionisti (avvocati, notai, ingegneri, architetti, ecc.) che hanno abbandonato (a parte gli ultras interisti....) le loro abitazioni ed i loro uffici, in un qualsiasi giovedì d'inizio ottobre e quasi all'ora di cena... per correre a sentire il giovane ex boyscout di Rignano sull'Arno. E trarne emozione, commozione, coinvolgimento, partecipazione.
Dalla grande sala, che aveva visto negli anni '80 la rottamazione dell'intero gruppo dirigente dell'allora PCI pratese per l'iniziativa dei "giovani turchi" guidati da Claudio Martini, poi sindaco di Prato e governatore della Toscana per ben due volte, saliva un sentimento che appare assai diffuso oggi tra tutti gli italiani. Ovvero cercare qualsiasi soluzione per liberarsi dall'attuale casta politica (di destra, centro e sinistra). Impressionante, a questo proposito, è stato il vero e proprio boato che ha accolto la promessa di Renzi, in caso di sua vittoria, di mandare in pensione Massimo D'Alema. Che non è cosa di poco conto ascoltare all'interno di un luogo interno alla storia della sinistra comunista ed ex comunista! Eppure così è stato. D'Alema è stato individuato come il rappresentante principale di una classe dirigente che ormai ha fatto il suo tempo e che, alla fine, ha fallito ogni suo obiettivo.
Il sommovimento popolare è forte, vasto e determinato. Non ci sarà verso di arginarlo. Nemmeno con le astruse 'regole' nuove che Bersani ed i dirigenti romani del PD cercheranno di far approvare nell'Assemblea Nazionale democrat di domani. Non per niente Matteo Renzi, evidentemente consapevole del fiume in piena che lo accompagna a Prato ed a livello nazionale, ha detto di sì a tutte le proposte. Meno che a quella indigeribile ed ingestibile ( a meno di non dsporre di truppe cammellate...) della preiscrizione...
Intanto rimaniamo in attesa della carta d'intenti che verrà proposta per la sottoscrizione ai cittadini che parteciperanno alle primarie. E che ovviamente dovrà contenere anche giudizi, se non positivi certo non negativi, sull'attuale governo Monti e sulla sua road map, passata e futura, che il PD appoggia lealmente in Parlamento e nel paese...
Bene se così sarà vedremo come potranno i militanti ed i simpatizzanti del governatore della Puglia, a sua volta recentemente candidatosi alle primarie di coalizione, sottoscrivere tranquillamente quella carta. Niki e SEL sono infatti all'opposizione di questo governo e giudicano 'macelleria sociale' taluni provvedimenti di Monti e dei suoi Ministri. Non per niente, insieme all'IDV ed ai comunisti rifondaroli hanno indetto un referendum per abolire l'ultima normativa Fornero sull'art. 18.
E' vero che le strade della politica sono infinite ma ce la farà Vendola ad invitare i suoi fans a firmare quella carta d'intenti democrat?
Fonte: http://liberamenteprato.blogspot.com/2012/10/matteissimo-2.html [4]
