Nel corso della visita di giovedì 28 settembre al carcere della Dogaia ìl comandante delle guardie penitenziarie ha riferito alla delegazione organizzata da Liber@MentePrato una sua proposta per un progetto di "apertura" all'esterno del carcere di Maliseti. Organizzare visite guidate periodiche dei cittadini alla casa di reclusione.
Ebbene il presidente della Circoscrizione Prato Centro Massimo Taiti ha raccolto la proposta. Ed ha già in avanzato stato di attuazione la realizzazione di visite dei cittadini che lo desiderano al carcere pratese.
Sarà dato incarico ad un'associazione del volontariato laico o cattolico di organizzare visite, una volta al mese, per 10/15 cittadini interessati a conoscere questa realtà cittadina oggi del tutto isolata dal contesto sociale cittadino. Chi vorrà visitare il carcere uscirà arricchitoed emozionato da quello che avrà visto e sentito. Il sovraffollamento delle celle; la presenza di una maggioranza di giovani reclusi; il fatto che la maggior parte dei detenuti sia costituito da immigrati extracomunitari; la percentuale del 50% di detenuti in attesa di giudizio (e dunque tecnicamente innocenti....); la mancanza di ogni occasione di lavoro o di riabilitazione; la mancanza di educatori e la carenza di agenti penitenziari (anche loro particamente reclusi alla Dogaia...); il fatto che i detenuti se ne stiano 23 ore al giorno rinchiusi in celle caldissime d'estate e freddissime d'inverno non potranno che suscitare una più alta attenzione nei confronti dell'istituto di pena di Via della Montagnola. Le visite pubbliche saranno uno strumento in più per tentare di realizzare, da paese democratico e civile, quanto previsto dalla nostra carta costituzionale ovvero che il carcere deve servire per la riabilitazione ed il pieno reinserimento sociale dei condannati ad una pena che mai deve diventare nè vendetta sociale e men che meno tortura.
Fonte: http://liberamenteprato.blogspot.com/2012/10/dogaia-5.html [4]