
Infatti lo scorso 8 Agosto, Luca Bove e Domenico Letiza, dei Radicali Caserta, hanno accompagnato il Senatore Marco Perduca nella visita ispettiva al carcere di Santa Maria Capua Vetere; sulla base di questa visita, lo stesso Marco Perduca, insieme alla Senatrice Donatella Poretti, sono state realizzate due interrogazioni parlamentare, indirizzate al Ministro della Giustizia.
Nella prima vengono segnalate le numerose anomalie esistenti nella struttura: La prima riguarda la non chiarezza sulla regolamentare capienza della struttura, i dati oscillano tra le 450 e le 547 unità, ma in entrambi i casi essa è ben lontana dal numero di presenze realmente detenute e cioè 928, di cui 52 donne. Inoltre la struttura presenta numerosi problemi d'infiltrazione e di umidità ma, soprattutto il mancato collegamento coll'acquedotto del comune di Santa Maria Capua Vetere, per cui i detenuti possono usufruire di acqua corrente solo per poche ore al giorno.
Di fronte al forte sovraffollamento della struttura, si registra una non sufficiente presenza del personale penitenziario, la pianta organica prevede 521 agenti ma attualmente risultano assegnati 481, da dividere in tre turni giornalieri non inferiore alle otto ore, per cui la struttura viene sorvegliata da appena 200 agenti penitenziari suddivisi in vari reparti e con molteplici funzioni con ripercussioni sulle condizione lavorative degli agenti di polizia penitenziaria.
Viene inoltre segnalato, che nella rimessa della casa circondariale sono fermi da mesi 20 veicoli a causa di mancanza di fondi per la loro manutenzione, ciò crea, non pochi problemi per il trasporto dei detenuti verso i vari tribunali, a volte distanti centinaia di chilometri.
È stata presentata anche una seconda interrogazione, sempre con le firme Perduca, Poretti che inerente ad un detenuto, F.L di 84 anni che molti problemi di salute, il detenuto in questione inizialmente è stato recluso nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere ma alla fine del mese di Agosto è stato trasferito al carcere di Secondigliano, dove avrebbe dovuto ricevere un'assistenza sanitaria adeguata ma le sue condizioni sono peggiorate al punto di mettere in pericolo la sua vita. Sulla vicenda intervengono i militanti dell'Associazione Radicale di Caserta “ Abbiamo avuto, direttamente dai parenti del detenuto in questione, delle notizie davvero preoccupante sulla salute di F.L e contiamo che presto le autorità competenti intervengono, perchè in un paese civile un uomo di 84 anni con gravi problemi fisici non può essere detenuto in strutture non idonee dove non è possibile garantire le più semplice assistenze sanitarie”.
http://www.radicalicaserta.com/index.php?option=com_content&view=article&id=164:ddd&catid=2:legalita-e-trasparenza
23 Settembre, 2012 - 00:16
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