Genova - La Gronda di Ponente? «Bisogna ragionare su un diverso sistema di viabilità e trovare soluzioni alternative». Le parole pronunciate ieri da Marco Doria, al termine di un “viaggio” tra le emergenze ambientali della Valvarenna, hanno il sapore di una condanna senza appello per il progetto del grande by pass autostradale. Ieri alle 18, nel piazzale di San Carlo di Cese che stava cominciando ad animarsi delle luci e dei rumori della festa patronale, il sindaco ha fatto un bilancio del sopralluogo prima di rientrare a Tursi. «Quello che ho visto - ha ammesso Doria rispondendo alle domande del Secolo XIX - rinforza tutte le mie perplessità sulla Gronda». Di più: «Quale che sia il giudizio sul progetto - ha continuato il primo cittadino - non si può negare che una vallata come questa sarebbe cambiata per sempre da un’opera del genere. E prima ancora sarebbe stravolta per la presenza del cantiere e l’impatto dei lavori che avrebbero una durata di 8-10 anni». Un caso isolato? Niente affatto: «Lo stesso ragionamento vale per la Val Leira e la Val Cerusa», ha incalzato Doria. Conclusione: «Da questo angolo visuale, si ricavano motivi in più per ragionare su un diverso sistema di viabilità e sulla ricerca di soluzioni alternative, visto che non è pensabile una modifica così pesante del tracciato». La scarsa “simpatia” di Doria per la Gronda non è mai stata un mistero . Ma, ieri, sulle colline della Valvarenna, il successore di Marta Vincenzi sembra aver tratto nuovi e stringenti elementi a supporto della linea no Gronda. Anche se nessuna sentenza è stata ancora scritta, in attesa che sia completata quella «fase di ulteriore approfondimento» promessa da Doria in campagna elettorale qualora ci sarà il via libera ministeriale.
www.ilsecoloxix.it/p/genova/2012/08/23/APG7lJGDdoria_cosi_gronda.shtml [3]
Fonte: http://radicaligenova.iobloggo.com/738/doria-cosi-la-gronda-non-va [4]