da http://www.napolicentro.eu [3], 20-07-2012
NAPOLI - L’associazione radicale Per la Grande Napoli nella mattinata di oggi ha tenuto un presidio nonviolento e silenzioso davanti al carcere napoletano di Poggioreale, all’interno della iniziativa promossa da Marco Pannella e dal Partito radicale per quattro giorni di digiuno e silenzio nelle carceri italiane. Alla manifestazione hanno partecipato circa un centinaio di persone, tra cui dirigenti e militanti radicali, associazioni, familiari dei detenuti e cittadini. Erano presenti il deputato del Pdl Alfonso Papa, che subito dopo ha tenuto una visita ispettiva all’interno del carcere, Mario Barone, presidente di Antigone Campania, don Franco Esposito, cappellano del carcere di Poggioreale con i militanti dell’associazione ‘Liberi di volare onlus’.
MANIFESTAZIONI IN DIVERSE CITTA’ - Nell’occasione i manifestanti hanno mostrato cartelli con gli slogan che hanno caratterizzato oltre un anno di azione nonviolenta condotta da radicali napoletani e un lungo striscione con la parola “amnistia”. Molti dei presenti avevano la bocca chiusa con del nastro adesivo per denunciare “l’impossibilità di ottenere un vero grande dibattito pubblico sulla questione della giustizia nel nostro Paese”. Iniziative simili si sono tenute in diverse città, al di fuori degli istituti di pena, tra cui Bologna, Cagliari, Carinola (Caserta), Catania Piazza Lanza, Chiavari, Fuorni, Milano San Vittore, Padova, Poggioreale, Santa Maria Capua Vetere. La mobilitazione nasce a sostegno del documento redatto dal professor Andrea Pugiotto e altri cento docenti universitari di diritto penale e costituzionale, con la richiesta al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di inviare urgentemente un messaggio alle Camere, affinché si discuta un provvedimento di amnistia, per porre fine alla tragica condizione di degrado e incostituzionalità in cui si trovano le carceri e la giustizia italiana.
1.500 DETENUTI IN SCIOPERO DELLA FAME - Nel corso dei sit-in tenuti negli ultimi giorni l’associazione radicale ha raccolto 585 sottoscrizioni di cittadini che chiedono un intervento della massima autorità dello Stato. Luigi Mazzotta, segretario dell’associazione radicale Per la Grande Napoli ha accompagnato Alfonso Papa e Renato Farina in una visita ispettiva durata circa due ore. “Sono oltre 1500 i detenuti a Poggioreale che stanno praticando il digiuno – ha dichiarato -, su un totale di 2605 presenze, come confermato dalla direttrice Teresa Abate. Cresce di ora in ora questa mobilitazione che unisce cittadini provenienti da ogni parte del mondo nella richiesta di giustizia e di legalità“.
CAPIENZA MASSIMA OLTREPASSATA DEL 50% - Nel carcere napoletano ci sono il 50% di detenuti in più di quanti ne potrebbe ospitare la struttura. “La situazione nel carcere di Poggioreale continua a peggiorare”, dice Papa. “Tra loro i tossicodipendenti sono il 30%. Solo 800 dei 2600 detenuti scontano una pena definitiva, tutti gli altri sono in attesa di giudizio ed io continuo a protestare contro l’abuso della custodia preventiva che si fa in Italia”. Esattamente un anno fa, il 20 luglio 2011, Papa entrò da detenuto a Poggioreale dopo il voto favorevole della Camera al suo arresto nell’ambito dell’ inchiesta sulla cosiddetta P4. Nel carcere il deputato ha trascorso 101 giorni.
DODICI IN UNA CELLA - Drammtiche le condizioni dei reclusi raccontata da Papa e Farina: ci sono celle con una dozzina di persone, che possono fare la doccia solo due volte a settimana, ma con acqua fredda, perché quella calda finisce. Per utilizzare il bagno debbono fare turni di 3 ore. “Ma l’aspetto più degradante – ha concluso Farina – sono i colloqui con i familiari. Due ore ammassati in una stanzetta di 25 metri, davanti ai figli che vedono degli uomini in disfacimento”.
venerdì 20 luglio 2012
Condividi [4]