SCIOPERO DELLA FAME E SILENZIO
Da oggi per 4 giorni riprende corpo la battaglia per la grande Riforma della Giustizia, riforma strutturale che pu essere realizzata, su tutti i fronti, con la proposta di unAMNISTIA, perch le strutture esistenti immediatamente e dopo trentanni fuoriescano dalla condizione criminale rispetto alla nostra Costituzione, rispetto alla giurisdizione europea e rispetto alla coscienza civile del nostro Paese.
FIRMA SUBITO l'appello al Presidente della Repubblica: Una questione di prepotente urgenza sempre pi prepotentemente urgente. Vai sul sito: www.amnistiasubito.it [3]
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
Signor Presidente della Repubblica,
ci rivolgiamo a Lei quale primo garante della legalit costituzionale del nostro ordinamento, con la massima fiducia in un Suo immediato ricorso al potere di messaggio alle Camere, affinch il Parlamento eserciti finalmente le proprie prerogative per dare una contestuale risposta, concreta e non pi dilazionabile, sia alla crisi della giustizia italiana che al suo pi drammatico punto di ricaduta, le carceri.
1. Crisi, nella sua etimologia, sinonimo di cambiamento. Indica un momento di passaggio tra una maniera di essere ad altra differente. E il presupposto obbligato per una rinascita. Crisi discernimento tra un prima e un dopo. E stato Lei, Signor Presidente, a denunciare lo stato di crisi della giustizia italiana, parlando di punto critico insostenibile cui giunta la questione, sotto il profilo della giustizia ritardata e negata [
] e sotto il profilo dei principi costituzionali e dei diritti umani negati per le persone ristrette in carcere, private della libert per fini o precetti di sicurezza e di giustizia.
Pi di recente, stata la seconda carica dello Stato, il Presidente del Senato, a fare eco alla Sua denuncia scrivendo pubblicamente a nome della Istituzione che rappresenta - di una tragedia senza fine delle carceri italiane che rappresentano anche un atto di accusa, inquietante e insopprimibile, per tutta la classe dirigente e per tutte le istituzioni democratiche accomunate nella categoria di traditori di un precetto sacro e inviolabile qual lart. 27, 3 comma, della Costituzione italiana.
Sia Lei che il Presidente del Senato avete espresso tali denunce nellesercizio delle Vostre alte funzioni istituzionali, rivolgendoVi (anche) allopinione pubblica, moderna configurazione del popolo sovrano. Altrettanto hanno fatto, con analoghe prese di posizione pubbliche, organi apicali dellordinamento della giustizia italiana quali il Presidente della Corte costituzionale, il Primo Presidente della Corte di Cassazione, il Presidente della Corte dei Conti.
Siamo persuasi e autenticamente preoccupati per quanto descritto dalle Vostre parole. Ecco perch, in spirito di leale collaborazione come la Costituzione impone nelle relazioni tra tutte le componenti dello Stato sentiamo il dovere di chiedere a Lei di investire del problema il Parlamento, formalmente e con la massima urgenza, chiamandolo cos ad una pubblica assunzione di responsabilit.
Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1854 [4]