da www.agenziaradicale.com [3], 26-06-2012
Prima di approdare nella Milano di Pisapia, ‘costretta’ dalle minacce cinesi a non concedere, come preventivato, la cittadinanza onoraria alla massima autorità spirituale tibetana, nei giorni scorsi il Dalai Lama ha fatto tappa lucana.
Dopo la conferenza stampa a Matera, Tenzin Gyatso ha tenuto un discorso pubblico, evento alquanto raro nei vari ‘tour’ europei di Sua Santità, a Scanzano Jonico. Sotto al palco migliaia di persone, autorità locali presenti in prima fila e stampa pronta a immortalare con telecamere e macchine fotografiche la magnetica figura dell’esule tibetano venuto a parlare di pace.
E proprio qui, durante la cerimonia, la guida spirituale di un popolo che ogni giorno immola i suoi figli per la libertà, senza avviso è sceso dal palco per stringere in un caloroso abbraccio l’amico di sempre, Marco Pannella, mescolatosi alla folla. Il Dalai Lama ha quindi invitato il leader dei Radicali al banchetto a latere dell’evento, chiedendogli di interrompere lo sciopero della fame.
Inutile dire che l’intero episodio è stato ingnorato da tutto il mondo dell’informazione presente: nei 25 minuti di servizio del tg3 regionale nessuna foto, nessuna inquadratura ha fatto riferimento all’incontro di Pannella col massimo esponente del buddismo tibetano.
E la stessa cosa è avvenuta nei 14 minuti dedicati all’evento in Basilicata dagli altri Tg della Rai. Quell’immagine, simbolo del dialogo ininterrotto tra due realtà diverse, è stata semplicemente cancellata. Forse perchè, in uno stato di regime, il confronto, il dialogo, fanno sempre paura.
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