I termini per la presentazione dei CV per il CdA RAI sono scaduti, ma dopo aver appresto che non saranno resi pubblici, Agorà Digitael ha deciso di rendere noti nomi e cv su twitter e su questa pagina.
La pubblicazione è effettuata a partire da fonte anonima all'interno della commissione di vigilanza Rai dall'associazione Agorà Digitale.
Dichiarazioni di Luca Nicotra e Marco Scialdone, segretario e responsabile legale di Agorà Digitale
Nomine Rai, Agorà Digitale pubblica i CV dei candidati: la trasparenza diventi metodo
Roma 19 giugno 2012 - In merito all'invito rivolto dal segretario del PD Pierluigi Bersani ad alcune associazioni che si occupano di tutelare la libertà di informazione, di indicare i propri candidati per il prossimo CDA Rai Agorà Digitale proverà ancora una volta a diradare la nebbia, pubblicando i cv secretati dal parlamento. Agorà Digitale ritiene che"scelte di merito e meritocratiche non possano essere demandate alla benevolenza dei partiti". Lo dichiarano il segretario dell'associazione Luca Nicotra e il responsabile legale Marco Scialdone. Secondo Nicotra"occorre che la trasparenza diventi metodo e regola solo così si potrà garantire autorevolezza e terzietà nelle designazioni.
Altrimenti cambierebbe solo il "chi" nomina ma non il "come" si nomina". Della stessa opinione anche Scialdone per il quale "ancora una volta si chiede l'invio dei Cv degli aspiranti candidati, ma non si fornisce alcuna indicazione sul come e da chi saranno valutati.
È stato necessario procedere direttamente alla liberazione di tutti i curricula, tolti i dati sensibili, che altrimenti sarebbero rimasti in possesso dei soli parlamentari. I CV saranno liberati gradualmente in questa pagina e su Twitter da Agorà Digitaledall'account @agoradigitale[3]con l'hastag #opennomine[4].
La decisione di pubblicarli vuole essere un ulteriore contributo a un dibattito pubblico, oggi inesistente, che aiuti a verificare l'effettiva competenza ed indipendenza delle figure che si candidano.
Con questa iniziativa si denuncia anche la totale mancanza di trasparenza del processo di nomina, e delle procedure seguenti, meno di 48 ore per ogni parlamentare per visionare centinaia e centinaia di curricula!
Inoltre i tempi ristretti e l'assenza di regole certe ha impedito la possibilità di effettuare audizioni dei candidati, e di chiedere ulteriori dati che permettessero di verificare l'assenza di conflitti di interesse. L'unica possibilità per ristabilire un livello minimo di trasparenza è un nuovo rinvio del voto