NAPOLI – Vuoi sposarti al Maschio Angioino? D’ora in avanti per farlo basta pagare. Ma dovrai rinunciare al riso e ai fuochi d’artificio.
Scatta la rivoluzione per l’utilizzo di monumenti e impianti sportivi della città. Tariffe e regole sono contenute nella maxi-delibera sui servizi pubblici a domanda individuale che è stata varata dalla giunta de Magistris e su cui dovrà ora esprimersi il Consiglio comunale. L’obiettivo è fare cassa ma anche utilizzare parte dei proventi per la manutenzione delle strutture.
I matrimoni
Castel Nuovo apre le porte agli innamorati. Occhio, però, alle tariffe. Per usufruire della Sala della Loggia, al piano terra, si dovranno infatti sborsare dai 200 ai 500 euro nei giorni feriali e dai 300 ai 600 il sabato. Via libera inoltre – ecco la novità principale – ai ricevimenti che verranno ospitati presso le terrazze e i camminamenti al costo di 500 euro. Sì alle feste, dunque, ma nel rispetto delle regole: la capienza della sala non potrà superare le 80 persone; fotografie e filmati dovranno limitarsi solo agli spazi in cui si svolge la manifestazione e ai camminamenti (per le altre aree il regolamento stabilisce un’ulteriore tariffa); è vietato il lancio del riso o l’utilizzo dei botti (tanto cari ai napoletani). E ancora per il catering si potranno utilizzare solo strutture mobili (come gli ombrelloni) mentre resta off limits il passaggio per auto e moto. E se dovesse piovere? «Matrimonio bagnato, matrimonio fortunato», dice il proverbio. Ma addio ricevimento perché, si legge nella delibera, «non è previsto l’impiego di spazi alternativi al Castello».
Il costo della cultura
Il panorama e gli ambienti suggestivi di Castel dell’Ovo lo rendono una location ricercatissima. Il «prezzo» dei locali appare dunque impegnativo: la tariffa per la sala Megaride è pari a 211 euro; per l’antro di Virgilio si sale a 780 euro, per la sala Italia a 1500 euro. Più contenuta la spesa per il museo Pan di Palazzo Roccella: per un intero piano occorrono 1500 euro (al giorno) ma per una sala bastano 250-300 euro.
Sportivi cercansi
Il San Paolo è l’impianto più blasonato della città – non foss’altro perché ha ospitato e ospita le imprese del Calcio Napoli – e di conseguenza anche il più costoso. Per la pista d’atletica società e scuole possono scegliere tra un abbonamento mensile (300 euro al mese, che diventano 360 se si richiede l’illuminazione) o una tariffa giornaliera (che va da 5 a 10 euro all’ora). Simili opzioni valgono per le palestre mentre se si vuole noleggiare le sale delle conferenze occorre investire 500 euro (mezza giornata) o 800 euro (intera giornata). Le cifre lievitano se naturalmente si usufruisce anche dei settori in cui accogliere gli spettatori. Due i «paletti» principali posti dall’amministrazione comunale: non si potrà chiedere il fitto della tribuna d’onore e si dovrà stipulare obbligatoriamente una polizza assicurativa di 150mila euro per eventuali danni arrecati allo stadio.
Gli impianti di quartiere
Nella maggior parte dei casi restano in vigore le tariffe attuali. Per lo stadio Collana i prezzi variano a seconda che si scelgano il campo di calcio, le palestre o la pista d’atletica: la più onerosa risulta essere la palestra pesistica (750 euro al mese), la più economica la pista di pattinaggio (6 euro all’ora dalle 9 alle 13). Un discorso simile vale per il comunale di Ponticelli, dove si disputano i match di Lega Pro serie D, eccellenza e promozione ma anche di rugby. Se poi si preferisce organizzare convegni o conferenze al palazzetto dello sport «Palabarbuto», allora bisogna mettere in cantiere una spesa che oscilla dai 12 ai 140 euro. E la piscina Scandone? Per le manifestazioni con pubblico pagante si sfiorano i mille euro.
Scuola e mercatini
Si dovrà contribuire, come di consueto, in base al reddito. Per i disoccupati e le famiglie che si trovano in condizioni economiche difficili, ad esempio, la retta da pagare per la mensa scolastica è di 5 euro al mese; per le fasce sociali alte si arriva fino a 68 euro. Sono 13, invece, le fasce di contribuzione per gli asili nido: si oscilla così da 12 a 280 euro. Infine i mercatini: un box al Caramanico costa 2,35 euro al metro quadro al mese; per lo stesso box alla Torretta è necessario sborsare 10,20 euro.
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