
L'uomo era affetto da patologie psichiatriche ed era seguito dal servizio psichiatrico del'Asur. Foresi da gennaio non vedeva la figlia Milena, rimasta a lungo in stato di choc per aver assistito alla morte della madre.
Mauro Foresi aveva sempre sofferto di patologie mentali. I suoi disagi psichici si erano aggravati dopo che il fratello Maurizio era morto per una malattia e dopo che la crisi economica aveva messo in difficoltà la sua attività. Lo scorso 14 gennaio, dopo l'ennesimo litigio, aveva impugnato un revolver e aveva sparato alla moglie. La figlia, testimone dell'omicidio, era corsa a chiamare i soccorsi. L'omicida si era barricato in casa, una villetta bifamiliare in via della Repubblica a Civitanova, e solo dopo una lunga trattativa si era arreso ai carabinieri, consegnando il revolver.
"Questo è l'ennesimo episodio - dichiara Italo Tanoni, Garante regionale dei detenuti - di una serie di fatti drammatici e luttuosi che dimostra l'urgenza di interventi risoluti per migliorare le condizioni di vita negli istituti penitenziari marchigiani. Il sovraffollamento delle carceri, accompagnato dal sottodimensionamento del personale penitenziario - continua Tanoni - rende la situazione insostenibile e la condizione di disagio dei detenuti si amplifica sempre di più". (Rainews24)
http://www.detenutoignoto.com/2012/06/detenuto-si-impicca-nel-carcere-di.html
12 Giugno, 2012 - 12:57
Fonte: http://www.detenutoignoto.com/2012/06/detenuto-si-impicca-nel-carcere-di.html [4]