Articolo pubblicato il 29/05/2012 nella sezione Associazioni
La visita di ieri al Centro di identificazione ed espulsione di Bologna ha confermato le criticità di un sistema di trattenimento di cittadini stranieri assimilabile a lager di stato. Tra le pessime condizioni della struttura di via Mattei, anche sotto il profilo igienico-sanitario e delle condizioni di vita di chi vi è trattenuto, i Cie si confermano luoghi di tortura e barbarie. E da luglio la situazione è destinata a peggiorare, date le premesse finanziare con le quali i nuovi gestori si sono aggiudicati l’appalto. Ieri mattina la delegazione radicale guidata dall’on. Rita Bernardini, insieme ai militanti dell’Associazione Radicali Bologna Arcangelo Macedonio e Gianmarco Bondi, ha potuto verificare il fallimento dell’esperimento Cie e denunciare la pericolosa degenerazione cui può andare incontro il centro dopo l’aggiudicazione della gestione da parte del consorzio OASI. Oltre alle condizioni in cui sono trattenuti attualmente i cittadini stranieri, infatti, risulta ancora più preoccupante il futuro della gestione del Centro di identificazione ed espulsione di Bologna. Da luglio il centro verrà gestito dal consorzio OASI, che si è aggiudicato la gara d’appalto al massimo ribasso: 28,50€ al giorno a fronte di una base d’asta di 30€ per trattenuto (l’attuale gestore, Le Misericordie, ne spende [...]
http://www.radicalibologna.it/wordpress/2012/05/29/chiudiamo-i-cie-vistita-ispettiva-a-bologna-dellon-rita-bernardini/
Fonte: http://www.radicalibologna.it/wordpress/2012/05/29/chiudiamo-i-cie-vistita-ispettiva-a-bologna-dellon-rita-bernardini/