Giovedì 17 maggio 2012
Le richieste dell’associazione Radicali Genova ai due candidati a sindaco Marco Doria ed Enrico Musso. Dichiarazione di Marta Palazzi, segretaria dell’associazione Radicali Genova, nel corso della conferenza stampa odierna
Si è tenuta oggi la conferenza stampa dell’associazione Radicali Genova in cui sono state presentate richieste di impegno ai candidati a sindaco Marco Doria ed Enrico Musso, su questioni fondamentali per la vita della città.
Alla conferenza stampa sono stati invitati i due candidati. Enrico Musso ha partecipato e ha fornito personalmente le sue risposte, Marco Doria, impegnato in un giro di incontri in Val Bisagno, ha inviato una riposta scritta (allegata alla presente mail).
Marta Palazzi, segretaria dell’associazione Radicali Genova, ha dichiarato: “Riteniamo che la forte astensione registrata alle ultime votazioni e il grande risultato della lista di Grillo siano il segno che il principio della delega in bianco ad alcuni ‘rappresentanti’ dei cittadini non è più accettato da una parte crescente della popolazione. A fronte di questo fatto rileviamo la necessità di ristabilire la sovranità dei cittadini negata dalla partitocrazia e di consentire ai cittadini di comprendere il funzionamento della macchina amministrativa grazie a misure di reale trasparenza. A questo scopo chiediamo ai candidati a sindaco di impegnarsi a realizzare i seguenti punti in caso di elezione:
1) emanare da subito i regolamenti attuativi relativi agli strumenti di democrazia diretta previsti dal comma 9 dell’art. 21 dello statuto del Comune di Genova: istanze, petizioni, proposte di deliberazione e interrogazioni popolari. Tali regolamenti non sono ancora stati emanati e di conseguenza tali strumenti di democrazia diretta non sono praticabili;
2) agevolare e assicurare l’effettiva praticabilità dell’istituto referendario consultivo comunale, innanzi tutto abbassando il numero di firme autenticate necessario ad indire il referendum o aumento il tempo previsto per raccoglierle, garantendo ai cittadini la disponibilità di un numero adeguato di autenticatori per tutta la durata della raccolta firme ed eliminando il quorum;
3) attivare misure di trasparenza volte a consentire ai cittadini di giudicare l’operato dei suoi amministratori a partire dalla pubblicazione del bilancio consolidato del Comune di Genova;
4) non nominare nel ruolo di Assessore persone presenti in Consigli di Amministrazione e Consigli d’indirizzo e ricoprenti ruoli dirigenziali di Banche, Fondazioni bancarie e imprese partecipate da Comuni, Provincie, Regioni e Ministeri; non nominare Consiglieri in Consigli di Amministrazione e in ruoli dirigenziali di qualunque impresa partecipata da Comuni, Provincie, Regioni, Ministeri e di Fondazioni bancarie;
5) per nomine spettanti al Comune di Genova, non nominare persone presenti nei Consigli di Amministrazione di Banche, Fondazioni bancarie e imprese partecipate da soggetti pubblici o aventi ruoli dirigenziali in esse”.
Inoltre Marta Palazzi ha chiesto al candidato Enrico Musso, presente alla conferenza stampa, se intende, in caso di elezione, revocare la concessione a costruire un parcheggio interrato entro il parco storico dell’Acquasola.
Dettagli:
BILANCIO CONSOLIDATO:
Chiediamo che il Comune di Genova adotti il bilancio in forma consolidata, per primo tra i grandi Comuni italiani, per rendere leggibili i costi reali degli enti partecipati. Se c’è la volontà si
può già fare. Il TUEL, il Testo Unico degli Enti Locali già prevede questa possibilità (non l'obbligo come i Radicali chiedono): 6° comma dell'art. 230 “Il regolamento di contabilità può prevedere la compilazione di un conto consolidato patrimoniale per tutte le attività e passività interne ed esterne”.
L’On. Marco Beltrandi della delegazione Radicale ha già depositato alla Camera dei Deputati in questi giorni una proposta di legge volta a rendere obbligatorio il bilancio consolidato per gli Enti locali.
I bilanci degli Enti locali non consentono una lettura del reale impatto finanziario che hanno le partecipazioni societarie (aziende in house o società miste). L’adozione del bilancio consolidato, rendendo immediatamente visibili i risultati della gestione delle società che gestiscono i servizi pubblici, introdurrebbe un elemento di trasparenza e controllo incisivo sul fenomeno delle partecipazioni societarie ponendo al centro della responsabilità politica il tema dell'efficienza dei servizi e della loro sostenibilità economica.
MISURE DI TRASPARENZA E CONTROLLO PER LE SOCIETA’ PARTECIPATE:
1. Obbligo che ci sia il sito per gli enti e le società controllate e partecipate dal Comune
2. Che nel sito siano consultabili:
(1) Bilancio (2) Relazione dell'Organo di Controllo (o Collegio Sindacale) (3) Relazione sulla gestione del bilancio (4) Nota integrativa al bilancio (5) Statuto (ove previsto) (6) CV e retribuzione di amministratori e del membro dell'Organo di Controllo o Collegio Sindacale (7) Contratto di servizio (ove previsto).
Tutti i dati devono essere resi disponibili in formato “aperto”.
L’Ente locale o la Regione deve essere obbligato a indicare gli "obiettivi gestionali" delle società partecipate nella Relazione sulla gestione.
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