Giggino ‘a Manetta alle prese con il boom di Beppe Grillo. I due si amavano, poi è stata rottura. Ora Luigi De Magistris si ritrova con l’ex amico (al quale deve pure fare le congratulazioni) che ha occupato interamente lo spazio che, nei sogni del narcisindaco, era destinato alla sua “lista civica nazionale”. Il partito arancione però non decolla, mentre i grillini sono scatenati e il neosindaco di Parma Federico Pizzarotti grida: “No al termovalorizzatore!”.
“Luigi – spifferano dalle parti dei vendoliani e dalla sinistra Pd – è rimasto spiazzato dalla vittoria di Beppe Grillo, e ora non sa che pesci pigliare. Se fonda il suo partito e si presenta alle politiche insieme a Pd, Sel e Idv rischia di finire intorno all’1%. Se resta fuori Grillo lo stritola. Cosa dovrebbe fare? Il sindaco di Napoli!”.
CAPITOLO REGIONE CAMPANIA
Il post elezioni in Campania provoca Casini: al di là di chi ha vinto e chi ha perso, ecco gli spifferi dai palazzi che contano. Capitolo sinistrati: l’idea dell’inciucio con Stefano Caldoro scatena livorosissime battutacce nel Pd nei confronti del segretario regionale Enzo Amendola e del capogruppo Peppe Russo, considerati gli alfieri dell’abbraccio con il Governatore (ex?) Pdl e accusati di voler spuntare qualche poltroncina. Pronto alla battaglia il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, atteso venerdì prossimo in direzione regionale: sparerà a zero contro Caldoro e contro le “colombe” sinistrate.
Scartata da tutto il partito l’ipotesi di un allargamento della maggioranza, si annuncia una sorpresa per giovedì prossimo in consiglio: il Pd proporrà un disegno di legge regionale per nominare i dirigenti delle Asl attraverso commissioni d’esame. “Niente inciucio, niente modello Monti – rivela una fonte vicina a Amendola e Russo – e nessun allargamento della maggioranza è previsto. Siamo saldamente all’opposizione. Piuttosto, è Caldoro che cerca in tutti i modi di smarcarsi dalla parte cosentiniana del Pdl ed è in cerca di sponde. Sta a noi far esplodere fino in fondo questa contraddizione”.
Intanto, occhi puntati sulla coppia Caltariccone – Pierfurby: se andrà in porto il progetto “melassa”, con quel che resta del Pdl e dell’Udc riuniti in un unico movimento, a Napoli potrebbero cambiare molte cose. Il Piersuocero, infatti, sotto ‘o Vesuvio conta, ma tanto: dal futuro di Bagnoli alla linea dei media locali Caltagirone ha interessi importanti in ballo. Che succederebbe se Casini dovesse tornare all’ovile? Ah saperlo…
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