I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri per sapere – premesso che:
nell'audizione avvenuta il 21 marzo 2012 alle 8,30 nelle Commissioni riunite VII (istruzione pubblica, beni culturali ricerca scientifica, spettacolo e sport) e VIII (lavori pubblici, comunicazioni) del Senato sulle problematiche emerse nel settore internet in materia di diritto d'autore, il Presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò ha espresso la volontà di attendere una proposta di legge adottata su iniziativa del Governo che ribadisca la legittimazione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e ne definisca meglio la competenza e i poteri nella materia del diritto d'autore, prima di adottare il regolamento concernente la disciplina del diritto d'autore;
sugli organi di stampa (in particolare, su La Stampa con un articolo di Anna Masera dal titolo «Agcom, ecco la bozza per normare per decreto il diritto d'autore su Internet», pubblicato il 29 marzo 2012) è stata pubblicata una bozza del citato provvedimento interpretativo del Governo che espande le competenze dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, inclusa la capacità di inibire l'accesso ai siti esteri sospettati di violare il copyright;
secondo le dichiarazioni del presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò nella stessa audizione al Senato del 21 marzo 2012, le modifiche che l'Autorità si appresta ad introdurre al regolamento sul diritto d'autore includono l'inibizione dell'accesso ai siti esteri, una misura non presente nel regolamento posto in consultazione l'estate del 2011 e già oggetto di notifica alla Commissione europea; pertanto, il nuovo regolamento, contenendo condizioni più restrittive rispetto a quelle già comunicate, deve essere nuovamente notificato, in ossequio alla direttiva 98/34/CE, alla Commissione europea per una valutazione prima di una qualsiasi applicazione;
nonostante la bozza iniziale del regolamento dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni contenesse la volontà di riforma del mercato dei contenuti digitali, niente di tutto ciò pare essere contenuto nel testo illustrato nelle Commissioni riunite; venendo meno l'elemento di maggiore interesse per i cittadini questo nuovo regolamento rischia di apparire, secondo gli interpellanti, come un mero strumento repressivo;
il consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è prossimo alla sua scadenza ordinaria, un contesto inopportuno per affrontare un'intempestiva riforma dei suoi poteri e competenze nonché, per il consiglio stesso, per adottare il regolamento più complesso e problematico dal suo insediamento nel 2005;
il quadro legislativo di riferimento per la disciplina del diritto d'autore risale al 1941 e nella mutata condizione dell'ambiente in cui opera, data l'evoluzione tecnologica e la sostanziale inapplicabilità di alcune misure legislative, si impone la necessità di avviare una nuova iniziativa parlamentare che possa rispondere alle necessità contingenti meglio di azioni, come il nuovo regolamento dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ed eventuali disposizioni interpretative del Governo, che mantengano nella sostanza, il quadro normativo vigente nella sua inadeguatezza –:
quali siano gli intendimenti del Governo in materia di diritto d'autore, quale contenuto abbia l'eventuale proposta normativa in itinere, citata dal presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e se il Governo intenda assumere una specifica iniziativa, per quanto di competenza, con riferimento alle delicate questioni indicate in premessa.
(2-01468)
«Della Vedova, Giulietti, Rao, Beltrandi, Barbaro».
(Presentata il 30 aprile 2012)