Digitale e potere - rassegna stampa del 16 aprile
Privacy e trattamento dei dati personali
Sergey Brin, attacco a Facebook & Apple: «A rischio la libertà in Rete» Corriere delle Comunicazioni [3]
"I principi di libertà e di accesso universale alla rete non sono mai stati tanto a rischio come adesso. A lanciare l’allarme è uno dei fondatori di Google, Sergey Brin, che in un'intervista fiume al quotidiano britannico The Guardian, sintetizza: "Fa paura!" e punta il dito su «forze molto potenti che si sono allineate per limitare la libertà di internet, su tutti i fronti e da tutto il mondo». Rispetto a qualche anno fa la rete è cambiata drasticamente, si è chiusa, e i principi di apertura e di accesso universale, alla base della nascita di internet trenta anni fa, sono in pericolo, sostiene il 38enne multimiliardario di origini russe, cofondatore con Larry Page di Google. L'evoluzione della tecnologia ha portato alla creazione di settori chiusi, come Facebook, cui non si può avere libero accesso. "
Google, multa di 25mila dollari per StreetView Daily wired [4]
" È fuori discussione che la piattaforma StreetView di Google sia un ottimo servizio a disposizione di tutti, ma dietro la capillarità delle immagini raccolte da BigG per le strade potrebbe nascondersi un’ipotesi di reato. La Federal Communications Commission (Fcc) americana vuole multare per 25mila dollari il colosso di Mountain View perché insieme alle foto di vie e piazze avrebbe intercettato anche dati privati dalle connessioni wi-fi attive nelle vicinanze. Come spiega il New York Times, la mappatura di Street View è stata effettuata con le famose Google Car che hanno percorso in lungo e in largo il globo per catturare immagini on the road."
Big Brother Barack Sky.it [5]
"Ha una privacy policy, il documento che in Italia chiamiamo in genere «termini condizioni e privacy», lungo 2600 parole. Un malloppo in cui si spiega che le informazioni personali degli utenti possono essere cedute ad altri, inclusi «venditori, consulenti e altri fornitori di servizi o volontari». E che i dati raccolti possono anche comprendere il tipo di dispositivo mobile usato, l'ID dell'apparecchio (cioè il suo numero identificativo), il browser utilizzato e la localizzazione geografica del device (e quindi di chi lo sta usando). Qui si tratta del sito di Barack Obama, che in effetti sfoggia una politica sulla riservatezza degna di un'azienda internet. Con una nota di colore ancora più interessante: le informazioni degli utenti possono pure essere cedute a «candidati, organizzazioni, gruppi o cause» che la stessa campagna per la rielezione del presidente americano ritiene simili per principi, obiettivi e visione politica. "
Diritto d'accesso
Agenda digitale, da Bruxelles l'ok.Il divario si colma partendo dai servizi la Repubblica.it [6]
"Finalmente il lungo e poco fruttuoso dibattito degli ultimi anni attorno al tema del divario digitale e del gap italiano nell’utilizzo delle nuove tecnologie legate al Web sembra aver imboccato la strada giusta. La diatriba su reti ottiche, su chi deve farle e su come investire sta lasciando posto alla convinzione che tutto diventa più semplice se si parte dai servizi. Lo ha affermato implicitamente Confindustria Digitale presentando il suo piano per un’Agenda Digitale Italiana, la settimana scorsa a Roma."
Sambuco, catasto delle reti contro il digital divide Corriere delle Comunicazioni [7]
"Il digital divide è più difficile da superare al Nord che al Sud. Il nodo sono le risorse pubbliche. Lo scrive il Sole 24 ore, che ha intervistato Roberto Sambuco, capo dipartimento per le comunicazioni del Mise e nel comitato direttivo della cabine di regia dell’Agenda digitale, che coordina inoltre il gruppo di lavoro interministeriale su infrastrutture e sicurezza.Per le infrastrutture digitali «si è deciso insieme alle Regioni di utilizzare i fondi strutturali europei (Fesr 2007-2013) – ha detto Sambuco – ancora disponibili per alcune regioni del Sud»."
Diritto d'autore
Legge Agcom contro P2P: censura siti e distacco Internet ritornano. Lettera di Google e a UE Webmasterpoint [8]
"La preoccupazione per l'approvazione della direttiva Agcom in difesa del diritto d'autore continua a essere molto alta tra gli utenti della Rete e gli addetti ai lavori. Agorà digitale ha scritto una lettera ai vertici dell'Unione Europea per sottolineare i rischi che corrono i cittadini italiani se la direttiva dell'Autorità garante per le comunicazioni venisse approvata.Il pericolo più grande indicato dalla lettera di Agorà digitale riguarda il potere dell'Autorità di inibire l'accesso ai siti, agendo direttamente sugli Internet Service Provider, che sarebbero così investiti di un nuovo ruolo, senza che sia coinvolta l'autorità giudiziaria. L'arbitrio che questa situazione potrebbe generare non è chiaro. Così come non è ancora chiaro quale sarà il testo definitivo della delibera Agcom."
Ue, gli eurosocialisti contro l'accordo Acta CorrierEconomia p.17
"Gli eurodeputati del gruppo dei socialisti e dei democratici ( S&D) lanciano una campagna per far bocciare dall'Europarlamento il controverso accordo internazionale di contraffazione Acta in quanto anche «pericolosamente lesivo della libertà degli utenti e degli operatori di Internet». Il leader degli eurosocialisti, il polacco Hannes Swoboda, e l'aurodeputato relatore per Acta, il laburista britannico David Martin, hanno annunciato che questa settimana nella riunione del gruppo S&D a strasburgo verrà «raccomandato di respingere questo accordo del 2011, che nel gennaio scorso è stato firmato a Tokyo anche da 22 dei 27 Paesi membri dell' UE ( tra cui l'Italia)."
Megaupload.net venduto per 11.000 dollari Zeus News [9]
"Mentre gli ex utenti di Megaupload si chiedono se riusciranno mai a riavere i propri dati, a un'asta condotta presso SEDO è stato venduto il dominio Megaupload.net per 11.099 dollari. L'acquirente non è Kim Dotcom né, apparentemente, alcuno affiliato al cyberlocker chiuso all'inizio dell'anno, che invece operava dall'indirizzo megaupload.com.Al momento all'indirizzo Megaupload.net appare soltanto una pagina provvisoria di parcheggio, e non si sa quali siano i piani del proprietario."
Fonte: http://www.agoradigitale.org/sergey-brin-attacco-facebook-apple-rischio-la-liberta-rete [10]