Roma - «Stando alle parole del presidente dell’Agcom il regolamento è pronto e l’Autorità attende solo la norma del Governo per approvarlo. Neanche questa volta si è riusciti a vedere una bozza del regolamento». È il commento, dopo il seguito dell’audizione di Corrado Calabrò al Senato sul diritto d’autore su Internet, dell’Associazione Agorà Digitale che chiede al governo «un segno di discontinuità» in materia.
Sono ore frenetiche in Rete, in cui c’è un inseguirsi di interpretazioni e messaggi, soprattutto dopo la pubblicazione online di una bozza del regolamento che l’Autorità vorrebbe far approvare.
«La scorsa settimana il presidente dell’Agcom aveva chiesto al Governo di adottare formalmente un provvedimento in grado di dotare l’Autorità delle competenze necessarie ad intervenire su una materia così delicata. Richiesta ribadita con forza anche oggi - sottolinea Agorà Digitale -.Noi chiediamo, urgentemente e senza riserve al Governo, vista l’imminente approvazione annunciata da Calabrò, di portare avanti quella discontinuità che ne ha caratterizzato finora l’operato».
«Consapevoli che una riforma del diritto d’autore sia necessaria, riteniamo però che sia essenziale da parte dell’esecutivo esplicitare quanto più possibile l’assenza di un’azione repressiva e lesiva delle libertà di informazione ed espressione che caratterizzano Internet - conclude l’Associazione -Per questo, inoltre, invitiamo i parlamentari di ogni schieramento a presentare da subito un’interpellanza urgente ai sottosegretari alla presidenza del Consiglio Catricalà e Peluffo, affinché possano rendere edotti il Parlamento e i cittadini circa i contenuti di detta norma, consentendo altresì al legislatore di partecipare alla realizzazione di una così importante riforma».
«Tutto si può dire della deliberazione in materia di conflitto d’interessi dell’Agcom tranne che sia stata adottata “in maniera quasi clandestina”»: è la replica che arriva da ambienti dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni alle «affermazioni a cascata» del deputato Pd Roberto Zaccaria sulla decisione assunta a novembre dall’organismo di garanzia sull’applicabilità della norma sul sostegno privilegiato prevista nella legge Frattini.
«Infatti, della deliberazione adottata in data 30 novembre 2011 è stato dato ampio e motivato conto nella relazione inviata al Parlamento pochi giorni dopo, il 13 dicembre 2011, indirizzata, come per norma, ai presidenti della Camera e del Senato», fanno notare ambienti dell’Agcom. «La stessa relazione è stata altresì inviata personalmente al presidente della I Commissione Affari costituzionali della Camera il 6 marzo scorso, appena saputo che tale commissione era specificamente interessata all’argomento. La delibera si trova anche sul sito istituzionale dell’Autorità».
Fonte: http://www.agoradigitale.org/copyright-un-segnale-dal-governo [3]
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