Digitale e potere- rassegna stampa del 29 marzo
Diritto d'autore
Un copyright a misura dell' Agcom il manifesto p.11
"Ultima giornata per le audizioni parlamentari sull'annunciato nuovo regolamento dell'Agcom sul copyright. L'unica cosa certa è che il documento è ancora in uno stato preparatorio e che le linee guida sono già state comunicate al governo, ma non al parlamento. Le audizioni erano state previste dopo che, alcuni mesi fa, il presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò aveva rivendicato la legittimità di poter modificare l'attuale legislazione sul diritto d'autore. Nel frattempo il vecchio inquilino di Palazzo Chigi è stato sfrattato per lasciare il posto al <<governo dei professori>>. C'è da capire se e quando il <<governo dei professori>> emanerà un decreto per delegare l'Agcom nel riformare la legge sul diritto d'autore, togliendo così al Parlamento la possibiltà di legiferare. "
Acta, la Commissione Ue: "Porteremo il caso alla Corte" Corriere delle Comunicazioni [3]
"La Commissione Ue conferma la sua intenzione a rivolgersi alla Corte di giustizia per avere un'opinione legale su Acta, l'accordo commerciale contro la contraffazione via internet, nonostante la decisione contraria della Commissione commercio dell'Europarlamento che sembra preludere ad una bocciatura dell'intesa da parte di Strasburgo. "Stiamo preparando il fascicolo e appena pronto andremo alla Corte, come deciso dal collegio", ha detto John Clancy, portavoce del commissario Ue al commercio estero Karel de Gucht. <<Accogliamo con favore la decisione della Commissione Europea che ha annunciato la volontà di fermare la ratifica del trattato Acta, in attesa di una valutazione da parte della Corte di Giustizia Europea>> sottolinea Luca Nicotra <<Questa si dovrà esprimere sulla compatibilità del trattato internazionale con le norme europee, in particolare sul rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini>>."
RapidShare è un servizio di file hosting legale Web News [4]
"Una Corte Regionale tedesca ha dichiarato che RapidShare opera legalmente in Germania. Il noto servizio di file hosting ha vinto la lunga battaglia legale contro la GEMA, il gruppo che difende gli interessi dell’industria musicale tedesca, anche se ora dovrà effettuare un controllo sui siti che contengono link a file protetti da copyright ospitati sui suoi server. RapidShare, come altri siti di file hosting, è sotto osservazione da molti anni, in quanto accusato di violazione dei diritti d’autore. Il servizio con base in Svizzera ha sempre sostenuto di fare il possibile per limitare le infrazioni, ma ciò non ha impedito il suo coinvolgimento in numerose dispute legali. Circa una settimana fa, la GEMA aveva preannunciato la sentenza dell’Alta Corte Regionale di Amburgo, secondo la quale RapidShare doveva filtrare proattivamente i file caricati dagli utenti sui server. In realtà, dopo la pubblicazione della decisione finale, il vero vincitore sembra essere RapidShare."
Calabrò,nessuna censura sul diritto d'autore. Lotta alla vera pirateria. Italia oggi p. 22
"<< Dopo due consultazioni pubbliche e un'indagine conoscitiva, se la settimana scorsa avessi portato un testo di regolamento sarebbe stato quello già approvato dal consiglio. Sarei venuto a raccontare della decisione presa. Se non l'ho fatto è stato per rispetto verso il parlamento che mi ha convocato.Non ci saranno altri schemi, stiamo maturando la decisione finale>>. E' stato questo uno dei passaggi dell'audizione del presidente dell'Agcom Corrado Calabrò al senato, così come reso noto ieri. Il presidente dell'Agcom ha poi sottolineato che l'art. 21 della Costituzione <<si applica anche alla rete>>, che l'Autorità non ha mai ipotizzato <<alcuna forma di censura preventiva>> e che <<il web amatoriale non è toccato>>."
Facebook, Yahoo è un rischio concreto Web news [5]
"La battaglia tra Yahoo e Facebook è soltanto agli inizi, ma l’azienda di Sunnyvale ha dato dimostrazione di voler fare sul serio. La conferma giunge direttamente dal social network di Menlo Park, il quale ha aggiornato i documenti depositati presso la SEC per il proprio ingresso nel listino della borsa di New York, includendo anche tale scontro legale come possibile fattore di rischio. Un eventuale insuccesso degli avvocati assoldati per tener testa a Yahoo, infatti, si tradurrebbe in enormi danni economici per l’azienda di Mark Zuckerberg. Fine ultimo di Yahoo è quindi quello di ottenere il massimo dai dieci brevetti scagliati contro Facebook, relativi a tecnologie legate alla gestione della privacy, dell’advertising, della messaggistica e più in generale all’organizzazione di un social network."
Software libero
È il Document Freedom Day <<per l'accessibilità informatica>> Repubblica.it [6]
"Il 28 marzo 2012 si celebra in tutto il mondo il Document Freedom Day, la giornata internazionale per gli standard informatici aperti . Dopo aver aiutato industrie e governi a metabolizzare i software a codice sorgente aperto sia nella produzione che nell'erogazione di servizi, gli attivisti per la libertà del software sono oggi impegnati a promuovere l'interoperabilità dei programmi informatici per evitare chiusure tecnologiche a danno di cittadini e consumatori. L'obiettivo dell'adozione di uno standard aperto è poter scegliere qualsiasi sistema operativo o applicazione, ed essere sempre in grado di leggere e modificare vecchi documenti, collaborare con altri indipendentemente dal software che si usa e adottare qualsiasi programma di propria scelta per interagire con le istituzioni pubbliche. Un fatto questo particolarmente rilevante quando si tratta di partecipare a un concorso o a un bando di gara, pagare le tasse o le multe, inviare un curriculum."
Politica digitale transnazionale
UE, nasce il Centro Europeo contro il cybercrime Web News [7]
“La Commissione Europea non intende prestare ulteriormente il fianco all’industria del cybercrime. I progetti messi in ballo intendono infatti colpire a fondo una piaga che rischia di minare le certezze dell’economia continentale, seminando rischi e paure del tutto deleteri per il mercato. La Commissione Europea, nella fattispecie, ha proposto l’istituzione di un polo per la lotta al malaffare per via informatica, un Centro da insediarsi presso l’Europol per proteggere cittadini ed aziende dalle minacche che quotidianamente fanno capolino nel mondo virtuale. Il Centro, spiega il comunicato diramato, «sarà il punto di riferimento europeo per la lotta alla criminalità informatica e si concentrerà sulle attività illegali online svolte da gruppi della criminalità organizzata.”
Privacy e trattamento dei dati personali
Cresce il pressing sulla Ue nei confronti di Google Corriere delle Comunicazioni [8]
Mentre gli ispettori dell’Unione Europea preparano le raccomandazioni finali nel caso contro Google, un folto raggruppamento di associazioni di consumatori europei chiede nuove sanzioni nei confronti di Mountain View, che starebbe sfruttando la sua posizione dominante nel settore dei search engine a svantaggio degli utenti della Rete .Lo scrive oggi l’Herald Tribune, precisando che Monique Goynes, il direttore generale della European Consumer’s Organization ,in una lettera del 19 marzo scorso a Joaquin Almunia, commissario antitrust dell’Ue, ha scritto che Google “potrebbe aver abusato della sua posizione nel mercato delle ricerche per indirizzare gli utenti verso i suoi propri servizi e in seconda istanza per ridurre la visibilità dei suoi competitor nell’arena dei siti e dei servizi web”.
Fonte: http://www.agoradigitale.org/un-copyright-misura-dell-agcom [9]