Digitale e potere-rassegna stampa del 26 marzo
Libertà d'informazione
El -Tahawy, attivista egiziana: <<Twitter dà voce al mondo arabo>> Daily Wired [3]
"Il 23 novembre scorso, prima di scomparire da Twitter (dove ha oltre 123mila seguaci), la giornalista e blogger Mona El -Tahawy aveva pubblicato alcune foto di Mohammed Mahmoud Street, la via adiacente Piazza Tahrir, dove si erano svolti la maggior parte degli scontri, in occasione dell’apertura dei seggi per le prime legislative del dopo-Mubarak. Poi un altro messaggio era apparso sul suo account @monaeltahawy: “Picchiata arrestata al ministero dell’Interno”. E non c’erano più state sue notizie. . Fino a quando, 12 ore dopo, la giornalista era tornata a scrivere: “Sono libera”. Dal quale momento Twitter è diventata la forma più naturale di comunicazione per questa donna, fra le più influenti del mondo arabo nel 2012 secondo la rivista Arabian Business."
Diritto d'autore
Acta o non Acta? La protezione dei diritti sul web divide i legali Italia Oggi Sette p.1
"E' fra i temi più problematici del momento, in Italia, in Europa, nel mondo.Sta facendo tribolare il web, scervellare i politici, scatenare le lobby: la tutela dei diritti di proprietà intellettuale è una sfera sempre più ampia e le parti in gioco sono tante, forse troppe, per trovare un accordo che le soddisfi tutte. Si tratta dell'ormai fin troppo discusso, ma ancora forse poco conosciuto, <<Acta>>. Non è facile fare un'analisi complessiva del fenomeno, le risposte sono frammentarie. Fra i professionisti legali sembra prevalere la prudenza: bisogna aspettare l'evolversi di molte situazioni in sospeso."
Olanda, i proxy della Baia alla rimozione coatta Punto Informatico [4]
"Maggio 2010. I vertici di BREIN, attivissima organizzazione anti-pirateria in terra olandese, scatenavano il fuoco legale contro il provider locale Ziggo, accusato di non aver bloccato a mezzo DNS gli accessi a The Pirate Bay. Dopo quasi due anni, un giudice de L'Aia obbligava l'ISP ad applicare i sigilli alla Baia, pena il pagamento di una sanzione pecuniaria fissata a 10mila euro per ciascun giorno d'inadempienza.L'ordinanza non era però riuscita a stroncare la nascita di centinaia di servizi proxy per l'aggiramento dei blocchi imposti a Ziggo e XS4ALL.La stessa corte de L'Aia ha ora emanato una seconda ingiunzione per l'immediata rimozione del servizio proxy tpb.dehomies.nl. L'ordine del giudice sembra aver sortito gli effetti sperati da BREIN: numerosi siti di proxy - tra cui alwaysapirate.org e remastered.nl - hanno deciso di sventolare bandiera bianca.
Windows Live Messenger censura The Pirate Bay Web News [5]
"Messenger ha censurato la Baia. Succede in presa diretta, mentre l'utenza si invia messaggi e link, ponendo in essere un nuovo controllo preventivo con il quale la Baia viene di fatto estromessa dalle comunicazioni tra gli utenti. Ignote, quantomeno a titolo ufficiale, le cause della censura. L'utenza che tenta di inviare ai propri contatti link provenienti dalla Pirate Bay incontra da alcuni giorni un messaggio di errore. Formalmente Microsoft non ha spiegato l’origine del blocco, ma la natura dello stesso appare chiara: il gruppo intende sgravarsi di responsabilità di fronte ad una stretta legale che sembra distribuire le colpe della pirateria online, coinvolgendo quegli strumenti prima considerati come mero tramite di comunicazione ed oggi invece tirati direttamente in ballo per imporre un atteggiamento proattivo di controllo."
Kim Dotcom riceverà 60.000 dollari al mese Web News [6]
"Sulla strada di Kim Dotcom, il fondatore di Megaupload recentemente arrestato per le infrazioni al copyright perpetrate dal servizio, non vi è solo sfortuna. A quanto pare, infatti, l'uomo riceverà un vitalizio mensile di 60.000 dollari per lui e la sua famiglia. Come è possibile? Dotcom, momentaneamente libero su cauzione in attesa del processo a suo carico, si è rivolto alle corti neozelandesi per ottenere parte dei beni sequestrati durante l’azione dell’FBI, beni che a suo avviso non avrebbero correlazione diretta con Megaupload. Sebbene sia alquanto improbabile che cifre così vertiginose non provengano dall’attività a scopo di lucro perpetrata dal portale, il giudice Judith Potter della corte di Auckland ha dato il suo via libera per la mobilizzazione di alcuni capitali. Una scelta, peraltro, per molti versi doverosa: le autorità neozelandesi hanno ammesso vizi di forma nella documentazione che ha portato all’arresto di Kim Dotcom e per questo motivo si sono probabilmente ammorbidite le trame che hanno fino a questo punto limitato gli spostamenti e la vita dell’imputato."
Diritto d'accesso
Europa: sull'Agenda Digitale fate poco CorrierEconomia p.3
"Neelie Kroes apprezza l'impegno del governo Monti ma invita l'Italia a fare di più nell'e-government, nei servizi pubblici on line e a usare meglio, e da subito, i fondi strutturali. E' il punto centrale di un'ampia intervista in cui la vicepresidente della Commissione europea e commissaria per l'Agenda Digitale- che il 3 aprile sarà a Roma e l'11 parteciperà al Forum di Confindustria Digitale con i ministri Passera e Profumo - affronta tutte le questioni aperte, comprese le polemiche sulle nuove regole per la concorrenza. <<L'Italia ha firmato un impegno europeo e ci si aspetta che dia un contributo importante. Un modo per arrivarci sarebbe quello di fare pieno uso, da subito, dei fondi strutturali europei>>.
Privacy e trattamento dei dati personali
Privacy, entra in campo Mozilla. E' ora di tutelare gli utenti La Repubblica, p.30
"E' una fondazione non-profit, l'hanno fondata dei veri paladini dell'Internet libera, realizza soluzioni open source: eppure ora Mozilla lancia una campagna per la tutela della privacy degli utenti. <<Noi abbiamo una lunga storia di attenzione all'utente>>, spera Gary Kovacs, CEO di Mozilla dal novembre 2010. <<Mozilla è stata la prima azienda, l'anno scorso, a includere in un browser "Do not track", dispositivo per impedire il tracciamento degli utenti che vogliono essere esclusi dalla pubblicità mirata e basata sul comportamento individuale>>. Collegata al tema della privacy è la lotta alla pirateria on line, un altro dei temi cari a Kovacs. <<Noi siamo d'accordo con il fine ultimo , ovvero porre un freno alla pirateria on line. Allo stesso tempo siamo fermamente convinti che Pipa e Sopa,così come sono scritti, presentino gravi falle nella loro eventuale applicazione>>.
UE e USA, insieme per la privacy Punto Informatico [7]
"Il Commissario Europeo Viviane Reding e il Segretario del Commercio John Bryson si sono virtualmente incontrati (in videoconferenza) nel corso della High Level Conference on Privacy and Protection of Personal Data, e il risultato è stato l'annuncio concordato di una nuova collaborazione tra Europa e USA sullo spinoso tema della privacy online. Nel loro comunicato congiunto, Reding e Bryson sostengono che <<l'Unione Europea e gli Stati Uniti sono leader globali nella protezione delle libertà individuali>>, privacy inclusa. <<Una più forte cooperazione trans-Atlantica nel campo della protezione dei dati>> non potrà dunque che <<far aumentare la fiducia dei consumatori e promuovere la crescita continuata della economia di rete globale e l'evoluzione del mercato comune digitale trans-Atlantico>>."
E-Government
Ultimo miglio, stop alla liberalizzazione Zeus News [8]
"L'articolo del disegno di legge sulle liberalizzazioni che prevede lo scorporo del costo della manutenzione dall'affitto del "doppino telefonico" è stato emendato.Il Governo ha deciso di accogliere le critiche e le pressioni di AGCOM e, soprattutto, di Telecom Italia. Non sarà quindi possibile, per i gestori che affittano il doppino da Telecom, rivolgersi ad imprese diverse dall'ex monopolista per gli interventi di manutenzione.Da una parte vi è dunque l'AGCOM, che rivendica le proprie prerogative in materia ed è sostenuta dalla Conferenza delle altre Autorità europee e dalla stessa Commissione Europea, perché l'intervento del governo avrebbe comportato un'invasione di una sua competenza tipica. Dall'altra parte c'è Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia, il quale ha gridato all'esproprio incostituzionale: certamente un'esagerazione, perché la legge non avrebbe mutato la proprietà della Rete - che sarebbe rimasta a Telecom - ma, semplicemente, ne avrebbe liberalizzato la manutenzione delle parti in affitto."
Fonte: http://www.agoradigitale.org/el-tahawy-attivista-egiziana-twitter-da-voce-al-mondo-arabo-daily-wired [9]