Al Movimento Radicale non può passar sotto mano ciò che sta accadendo, le motivazioni e le problematiche, nella Val Di Susa e la vicenda della Libera Repubblica della Maddalena. Nella quasi totalità di silenzio del mondo radicale, su questa tematica, stiamo notando una militarizzazione estrema di quelle zone e mentre la stampa di regime, che abbiamo sempre denunciato, da risalto solo ai pochi violenti delle manifestazioni, le migliaia di persone che nella totale non-violenza esprimono anche con fantasia il loro dissenso vengono inascoltati. Il No alla TAV è fondamentale e se proprio vogliamo inoltrarci in un analisi secondo un’ ottica contemporaneamente liberista e libertaria la TAV risulta un’aggressione.
Difendiamo la democrazia, il dissenso e la libertà, schiacciate in questi giorni e ricordiamo il perché dell’essere libertari e il significato dell’essere Radicali. Un liberista serio sa che bisogna difendere la libertà imprenditoriale, la libera iniziativa e la creatività imprenditoriale, sa che deve crescere senza soldi pubblici e senza la truffa dei ladri di democrazia, di legalità di danaro. Cosa è la TAV? Una gigantesca opera pubblica, completamente contraria ad ogni logica liberista se ci pensiamo, quale privato nel rispetto della concorrenza, se non assistito dallo stato, si permetterebbe di intraprendere un simile progetto, fallimentare già dalle fondamenta? Se anche uno dei più autorevoli istituti
liberisti come l’Istituto Bruno Leoni ha pubblicato un paper ove ha dimostrato la catastrofe dello statalismo in tal progetto e la non necessità al mercato di un simile colosso, significa che questa opera è solo il prodotto dell’oligarchia e di chi attraverso il denaro dei contribuenti, vive alle spese dei cittadini. Ogni gigantesca opera pubblica di questo paese, come il ponte sullo stretto, la Tav e le centrali nucleari rappresenta solo l’enimma sovranità di stato, l’ennesimo scempio ambientale contro la comunità locale,
l’ennesimo spodestamento da parte di un regime partitocratico che nega sia la libertà civile che quella economia, che si permette di condannare quei cittadini che attraverso il diritto naturale al dissenso che appartiene a tutti gli individui, cercando di far valere le loro ragioni, una dittatura mascherata da grande opera, grande solo per la finanza oligarchica e di stato. Da libertari poi dobbiamo assolutamente condannare questo stato illegale che nega il diritto all’autodeterminazione di ogni singolo individuo di quella comunità. Tra radicali non si è molto discusso della TAV, ma pensiamoci, questo progetto rappresenta tutto ciò contro cui abbiamo sempre lottato: centralismo, autorità,
coercizione, stato di polizia, il-liberalismo, dittatura e partitocrazia.
Attraverso le armi della non-violenza uniamoci alla causa della comunità della Val di Susa, facciamo conoscere il metodo della fantasia, della creatività, della nonviolenza, del digiuno contro i ladri di danaro, uniamoci alla comunità che lotta per la propria terra, per l’ambiente e per la libertà. Non possiamo che essere a favore degli individui e contro lo strapotere del militarismo di stato, quello che abbiamo sempre combattuto. Il mio è un appello a tutto il mondo radicale, decidiamo cosa dire e facciamoci sentire, almeno iniziamo un dibattito, senza dimenticare i nostri valori e ricordando i principi di libertà che ci hanno sempre accompagnati.
Difendiamo la democrazia, il dissenso e la libertà, schiacciate in questi giorni e ricordiamo il perché dell’essere libertari e il significato dell’essere Radicali. Un liberista serio sa che bisogna difendere la libertà imprenditoriale, la libera iniziativa e la creatività imprenditoriale, sa che deve crescere senza soldi pubblici e senza la truffa dei ladri di democrazia, di legalità di danaro. Cosa è la TAV? Una gigantesca opera pubblica, completamente contraria ad ogni logica liberista se ci pensiamo, quale privato nel rispetto della concorrenza, se non assistito dallo stato, si permetterebbe di intraprendere un simile progetto, fallimentare già dalle fondamenta? Se anche uno dei più autorevoli istituti
liberisti come l’Istituto Bruno Leoni ha pubblicato un paper ove ha dimostrato la catastrofe dello statalismo in tal progetto e la non necessità al mercato di un simile colosso, significa che questa opera è solo il prodotto dell’oligarchia e di chi attraverso il denaro dei contribuenti, vive alle spese dei cittadini. Ogni gigantesca opera pubblica di questo paese, come il ponte sullo stretto, la Tav e le centrali nucleari rappresenta solo l’enimma sovranità di stato, l’ennesimo scempio ambientale contro la comunità locale,
l’ennesimo spodestamento da parte di un regime partitocratico che nega sia la libertà civile che quella economia, che si permette di condannare quei cittadini che attraverso il diritto naturale al dissenso che appartiene a tutti gli individui, cercando di far valere le loro ragioni, una dittatura mascherata da grande opera, grande solo per la finanza oligarchica e di stato. Da libertari poi dobbiamo assolutamente condannare questo stato illegale che nega il diritto all’autodeterminazione di ogni singolo individuo di quella comunità. Tra radicali non si è molto discusso della TAV, ma pensiamoci, questo progetto rappresenta tutto ciò contro cui abbiamo sempre lottato: centralismo, autorità,
coercizione, stato di polizia, il-liberalismo, dittatura e partitocrazia.
Attraverso le armi della non-violenza uniamoci alla causa della comunità della Val di Susa, facciamo conoscere il metodo della fantasia, della creatività, della nonviolenza, del digiuno contro i ladri di danaro, uniamoci alla comunità che lotta per la propria terra, per l’ambiente e per la libertà. Non possiamo che essere a favore degli individui e contro lo strapotere del militarismo di stato, quello che abbiamo sempre combattuto. Il mio è un appello a tutto il mondo radicale, decidiamo cosa dire e facciamoci sentire, almeno iniziamo un dibattito, senza dimenticare i nostri valori e ricordando i principi di libertà che ci hanno sempre accompagnati.
Saluti non-violenti,
Domenico Letizia
http://www.radicalicaserta.com/index.php?option=com_content&view=article&id=113:lettera-al-movimento-radicale-per-il-no-alla-tav&catid=2:legalita-e-trasparenza
3 Marzo, 2012 - 14:34
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