Digitale e Potere - Rassegna del 23 Febbraio
Dati aperti e trasparenza
Solo un deputato su tre mette online il suo reddito Il Sole 24 Ore [3]
"I ministri hanno fatto martedì la loro parte in fatto di trasparenza pubblicando redditi e patrimoni (il ritardatario sottosegretario Franco Braga si è messo in regola ieri: 762mila euro il suo reddito). Ora tocca ai parlamentari. Sì, perché su 630 deputati solo 205 hanno già provveduto alla pubblicazione online dei loro beni, uno su tre. Peggio ancora al Senato, dove sono 51 su 315 i virtuosi. A Montecitorio, per 198 deputati la pubblicazione è già avvenuta, mentre altri sette (D'Alessandro, Marchignoli, Miglioli, Migliori, Molteni, Ruvolo e Sbrollini) hanno firmato la liberatoria nei giorni scorsi e la documentazione sarà a breve sul web. Mancano all'appello, solo per citare i leader, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il presidente del Senato Renato Schifani, l'ex premier Silvio Berlusconi, il segretario del Pdl Angelino Alfano, il leader della Lega Umberto Bossi ed anche l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti."
Diritto d'autore
Commissione Ue proporrà ricorso contro Acta Il Sole 24 Ore, p. 27
"Alle prese con numerose contestazioni popolari in vari paesi europei, la Commissione ha annunciato ieri di voler chiedere alla Corte di Giustizia del Lussemburgo un parere sull'accordo internazionale contro la contraffazione (noto con l'acronimo inglese di Acta). Il tribunale dovrà chiarire se il trattato violi i diritti fondamentali, come affermano molti utilizzatori di Internet. <<Abbiamo l'intenzione di chiedere alla più alta corte d'Europa se Acta è incompatibile, in un modo o nell'altro, con i diritti fondamentali dell'Unione, come per esempio la protezione dei dati e il diritto alla proprietà intellettuale>>, ha detto ieri il commissario al Commercio, il belga Karel De Gucht che in queste settimane ha difeso un testo firmato dagli Stati Uniti, dall'Unione Europea e da numerosi altri paesi."
Il download selvaggio è in crisi di astinenza Panorama, p. 114
"Sono più di 150 milioni i furbetti del download selvaggio che sono rimasti al buio: 1,7 milioni di italiani. Dopo la chiusura da parte dell'Fbi del sito Megaupload.com e l'arresto del suo fondatore Kim Dotcom, con un'operazione di polizia internazionale, quasi tutti i siti di streaming da cui si potevano scaricare film, serie tv, musica e giochi senza pagare nulla si sono autocensurati. Sembra proprio che in questi giorni il detto <<Colpirne uno per educarne 100>> si addica alla piaga della pirateria digitale. Basta fare un giro sui principali siti di file sharing per vedere comparire sempre la medesima risposta: <<Il file non è più disponibile>>."
Padre nostro che sei pirata Panorama, p. 110
"Il loro padre spirituale si chiama Isak Gerson, ha solo 20 anni e studia filosofia all'Università di Uppsala... Nonostante la giovane età, i suoi fedeli sono migliaia di persone che, quotidianamente, ricevono il verbo attraverso un sito già tradotto in 16 lingue (italiano compreso). Gerson e proseliti sono seguaci di una nuova religione che è stata riconosciuta ufficialmente dallo stato svedese nel 2011, poco prima di Natale: il Kopimismo. In netta contrapposizioe con il comandamento cristiano <<Non rubare>>, il motto di questa nuova forma di culto è <<Copia e semina>>, ossia un'esortazione a scaricare da Internet documenti protetti da copyright per metterli in condivisione."
Diritto d'accesso
Nsn e Qualcomm raddoppiano la banda Il Sole 24 Ore, p. 54
"Al Mobile World Congress, in programma a Barcellona dal 27 febbraio al primo marzo, Nokia Siemens Networks (Nsn) e Qualcomm dimostreranno una nuova tecnologia per le comunicazioni mobili in grado di raddoppiare la banda disponibile per gli utenti di smartphone, tablet e dispositivi analoghi. L'idea sfrutta una caratteristica dei network di terza generazione (Hspa+) chiamata <<multiflow>>, che permette la ricezione sullo stesso dispositivo di due diversi flussi di dati trasmessi da due celle adiacenti alla posizione dell'utente."
Beauty contest: perché indire un’asta per dare alle Tv le frequenze che la Ue assegnerà alle telco? key4biz.it [4]
"<<Non ha senso mettere a gara ora delle frequenze che, secondo l'Agenda digitale dell’Europa, le televisioni sono destinate a perdere, perché serviranno a garantire una connessione a banda larga a tutti>>. E' quanto sostiene Antonio Sassano, uno dei maggiori esperti italiani nel campo delle frequenze, in un'intervista rilasciata a Prima Comunicazione. Sassano ha seguito da molto vicino il passaggio alla Tv digitale terrestre, come consulente del ministro delle Comunicazioni ed ha disegnato quattro piani nazionali sulle frequenze, rimasti inattuati, fatta eccezione per il Piano delle frequenze digitali, fortemente sostenuto dall'Agcom, che però è stato ampiamente contestato dai broadcaster."
Libertà d'informazione
Anonymous conquista i siti di Miss Padania e di Paola Binetti, è il Fuck Politicians February International Business Times [5]
"Lo sfondo rimane immutato, la vincitrice della scorsa edizione in costume e coroncina, ma il messaggio sul sito ufficiale del concorso di bellezza Miss Padania è quello di Anonymous, l'ormai celeberrima organizzazione di hacker che imperversa sui siti web di tutto il mondo. "Noi non perdoniamo, non dimentichiamo", si legge in inglese, in calce a un vecchio post del blog di Beppe Grillo che criticava e definiva la Padania "un'invenzione di marketing". "Dopo www.mauriziopaniz.it [6] e www.raffaelefitto.it [7] (i due siti già colpiti da Anonymous nei giorni scorsi, ndr) tocca anche a voi. Ed è solo l'inizio", conclude il messaggio. Nel frattempo, Anonymous colpisce il sito internet ufficiale di un altro politico. Questa volta si tratta di Paola Binetti, deputata Udc, la cui pagina web viene sostituita da un comunicato dai toni ancora più duri: "Noi siamo Anonymous,abbiamo deciso di lanciare un Fuck Politicians February (FPF), il nostro modo per dirvi che ci avete rotto. Mentre il paese va a rotoli a discapito delle classi più svantaggiate voi continuate a perdere ottime occasioni per tacere,per smetterla di rubare e per piantarla di farvi sempre e soltanto GLI AFFARI VOSTRI"."
Privacy e trattamento dei dati personali
Intesa in materia di privacy tra sei grandi aziende ilsoftware.it [8]
È un accordo importante, dopo le polemiche dei giorni scorsi, quello raggiunto e sottoscritto nella giornata di ieri e che vede protagonisti sei tra i maggiori player del mondo dell'elettronica di consumo. Amazon, Apple, Google, HP, Microsoft e RIM si sono impegnate a garantire un maggior rispetto della privacy e dei dati personali dei loro utenti. Con questo obiettivo, le sei aziende, includendo nell'impegno anche i loro sviluppatori, comunicheranno in modo esplicito ai loro utenti in quale modo le applicazioni che stanno per scaricare accederanno ed eventualmente utilizzeranno i loro dati personali."
Fonte: http://www.agoradigitale.org/solo-un-deputato-su-tre-mette-online-il-suo-reddito-il-sole-24-ore [9]