Di Viviana Lanza, da “Il Mattino”, 21-02-2012
Celle sovraffollate, carenza di risorse, condizioni igienico sanitarie spesso ai limiti della tollerabilità: il problema delle carceri ed in particolare a Napoli quello di Poggioreale, resta all’ordine del giorno. Tanto da spingere Riccardo Polidoro, presidente del “Carcere possibile onlus”, l’associazione della Camera penale impegnata per la tutela dei diritti dei detenuti, a sollecitare indagini da parte della magistratura. Già nel 2009 aveva presentato un esposto sulle condizioni igienico-sanitarie degli istituti di pena del circondario di Napoli, Poggioreale in primis. A più di due anni da quella denuncia, l’indagine è ancora a perta: la Procura aveva chiesto l’archiviazione ma il gip l’ha respinta, disponendo ulteriori approfondimenti investigativi. E ora, con una lettera aperta inviata al Procuratore di Napoli facente funzione Alessandro Pennasilico, il presidente del “Carcere possibile onlus” ha chiesto nuovamente l’intervento della magistratura: “Se la soluzione dei problemi che affliggono il sistema penitenziario spetta alla politica, la magistratura deve fare la sua parte – scrive Polidoro – investigando sulle violazioni di legge. La polemica è forte: prendendo spunto dalla notizia di un’indagine che di recente la Procura ha avviato sulle condizioni degli animali dello zoo di Napoli, l’avvocato Polidoro si è rivolto al procuratore.” Perché quello che legittimamente si vuole venga garantito agli animali non è assicurato a coloro che sono rinchiusi negli istituti di pena? Il procuratore Pennasilico ha replicato ribadendo che quello delle carceri è un problema a cui “la Procura di Napoli è molto sensibile e si sta interrogando per capire dove intervenire e quali autorità sensibilizzare”.
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