Digitale e Potere - Rassegna del 22 Febraio
Libertà di informazione
Nel 2012 non ci sarà la fine del mondo, bensì la fine di Internet libero ecplanet.com [3]
"Sembra che con il 2012 sia partito anche l’assalto alla libertà del web. Il prossimo 27 febbraio inizierà a Ginevra un incontro diplomatico il quale potrebbe assegnare alle Nazioni Unite un potere senza precedenti in termini di controllo della rete... Le grandi potenze sembrano coalizzate, altro che Iran o Siria. Russia, Cina e dozzine di altri paesi vogliono arrivare, entro la fine dell’anno, a un controllo globale della rete sotto l’egida dell’Onu, come confermato nel giugno 2011 dal primo ministro russo Vladimir Putin, secondo il quale “è obiettivo mio e dei nostri alleati di instaurare un controllo internazionale su Internet”. Il controllo avverrebbe attraverso l’International Telecommunication Union, controllata direttamente dall’ONU... Il prossimo dicembre, a Dubai, le seguenti proposte potrebbero diventare realtà, e al solo pensiero c’è da tremare: 1) Porre sotto controllo internazionale la sicurezza della rete e la tutela della privacy; 2) Permettere alle compagnie telefoniche straniere di addebitare il traffico web internazionale, probabilmente attraverso una tariffazione “a click”, per foraggiare le casse dello Stato e della compagnia in questione; 3) Imporre regolamenti economici senza precedenti su tariffe, termini e condizioni attualmente non regolamentati come il “peering”; 4) Creare domini “ITU” che verranno distribuiti dall’ICANN, l’entità no-profit che gestisce gli indirizzi web di tutto il mondo; 5) Mettere sotto controllo intergovernativo tutti i gruppi ed enti che consentono a Internet di operare; 6) Modificare le tariffe del roaming internazionale."
Diritto d'autore
Chi spia il Web a caccia di contenuti illegali? Daily Wired [4]
"Le chiamano “ Copyright Enforcement Companies” e sono i bounty killer dell’industria del copyright. Sono società private specializzate nella repressione della pirateria informatica. Diffondono file danneggiati o corrotti ( file decoy) e tentano di compromettere i network di condivisione. Setacciano i siti e le reti P2P registrando gli indirizzi Ip degli utenti che condividono materiale protetto da copyright, per poi rivenderli ai propri clienti. Per individuare fisicamente questi utenti però, serve la collaborazione dei provider dello Stato dove risiede il presunto pirata. Le industrie del copyright hanno spesso invocato l’imposizione di un obbligo di collaborazione a carico di questi gestori di rete. Con il nuovo trattato internazionale Acta potrebbero vedere esauriti i loro desideri anche là dove finora sono rimasti delusi."
ACTA: tutto quello che avete sempre voluto sapere Parlamento Europeo [5]
"ACTA è un accordo commerciale internazionale per la lotta alla contraffazione e alle violazioni di copyright su internet. Finora è stato firmato da 30 paesi nel mondo, ma l'accordo potrà entrare in vigore unicamente se il Parlamento europeo darà il suo consenso. Nei prossimi mesi il Parlamento europeo deciderà se approvare o meno l'accordo. Ma quali gli obiettivi di ACTA? Perché ha provocato delle grandi proteste in tutto il mondo? E in che modo il Parlamento europeo farà la sua scelta? Di cosa si occupa ACTA? L'obiettivo dell'Accordo commerciale anticontraffazione (ACTA) è quello di rinforzare i diritti della proprietà intellettuale a livello internazionale. Molti paesi sono preoccupati per le loro economie a causa delle attività di contraffazione e pirateria informatica. L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha stimato che nel 2005 il traffico legato alla contraffazione internazionale ammonta a 200 miliardi di euro, esclusi i prodotti digitali."
Twitter, il caso Reuters-Goria scoperchia il fronte del diritto su Internet Il Sole 24 Ore [6]
"Davide contro Golia. O meglio, Thomson Reuters contro Goria. La questione scoppiata oggi tra il giornalista economico de Linkiesta Fabrizio Goria e l'agenzia di stampa Thomson Reuters ha infuocato il dibattito della Rete sull'attualissimo fronte legale relativo al diritto d'autore nella pubblicazione delle notizie attraverso social network e social media. L'agenzia di stampa anglo-americana ha infatti accusato Goria di pubblicare in modo illecito i lanci dell'agenzia riservati ai clienti che pagano una sottoscrizione attraverso il proprio profilo sul social network Twitter, seguito da quasi 15mila utenti."
Diritto d'accesso
Le r@gioni del digital divide BocconiLab [7]
"Nei ranking internazionali sull’innovazione Ict l’Italia si piazza sempre in modo non coerente con il fatto di essere l’ottavo paese più sviluppato al mondo: l’ultimo rapporto del World economic forum la pone al 51° posto nel mondo (e al 40° nel gruppo dei paesi più sviluppati). In questo contesto, una ricerca SDA Bocconi-Politecnico di Milano, in partnership con IBM Italia, ha indagato il digital divide Ict nelle regioni del nostro paese al fine di osservarne potenzialità e inerzie e per stimolare una riflessione all’intervento selettivo, mirato sia a riequilibrare le risorse a livello di paese, sia a migliorare nel complesso i nostri indici Ict di posizionamento internazionale."
Internet e il nuovo boom italiano medialaws.eu [8]
"Il decreto Semplificazioni è stato approvato. Al suo interno un ermetico articolo 47 introduce (tra parentesi) l’Agenda digitale italiana. Si legge che il Governo persegue gli obiettivi comunitari dell’agosto 2010 in tema di agenda digitale definendo una road map operativa per la digitalizzazione del paese. Per l’attuazione di questi obiettivi viene istituita una cabina di regia con il compito di coordinare l’azione dei diversi attori coinvolti. Nei giorni successivi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, i Ministri che fanno parte della cabina di regia, hanno stabilito la creazione di sei gruppi di lavoro per e-government e open data, e-commerce, smart communities, alfabetizzazione informatica, ricerca e investimenti, infrastrutture e sicurezza. Non si può certo dire che il Governo non abbia dichiarato e sottoscritto di volersi occupare seriamente della digital agenda. Ma la fiducia non sgorga immediata in chi sente parlare di questi temi fin dal 1999 senza poi un apprezzabile riscontro nella vita reale del paese."
Niente canone per pc e tablet, marcia indietro sulla tassa Rai Corriere della Sera, p. 10
"Questa volta non ci faremo male da soli: la tassa Rai che rischiava di disincentivare la diffusione della Rete allargando gli abbonamenti <<Speciali>> a professionisti e aziende per il possesso di tablet e computer online non ci sarà... Un ritorno alla ragione dopo una serie di bollettini già arrivati in tutta Italia, con richieste di versamenti dai 200 ai 6 mila euro, che si stavano trasformando in un boomerang micidiale contro l'azienda diretta da Lorenza Lei, sotto tiro anche per lo scandalo dei contratti con la clausola licenzia-mamme."
Privacy e trattamento dei dati personali
La riforma Ue sulla privacy, Reding: diritto oblio non per blog ansa.it [9]
"La riforma europea sulla privacy conterrà il diritto all'oblio per i dati personali, ma non riguarderà i blog e il lavoro dei giornalisti. Lo ha riferito all'ANSA il commissario europeo per la giustizia, Viviane Reding, parlando della riforma della legislazione europea sulla protezione dei dati che ha lanciato lo scorso gennaio. Il diritto all'oblio riguarda i dati personali che le persone trasmettono alle compagnie online e non riguarda il lavoro giornalistico, ha precisato Reding... L'accesso a Internet non è presente nella Carta dei diritti fondamentali Ue, ma è un dovere che ci sia nella nostra società perchè se non si ha l'accesso a Internet è molto difficile partecipare agli affari sociali, al business, ha rimarcato la commissaria."