Articolo pubblicato il 21/02/2012 nella sezione Associazioni
di Daniela De Crescenzo, da “Il Mattino”, 21-02-2012
NAPOLI – Sette milioni e mezzo per mettere in sicurezza 27 scuole in Campania. Si tratta di asili, elementari e medie che ancora non rispettano le norme antisismiche. All’assessorato alla Protezione Civile sono arrivate, però, ben 153 richieste da parte dei Comuni di tutta la Campania. Nessuna meraviglia visto che, secondo Legambiente, in regione l’88 per cento degli istituti è in zona a rischio terremoto, ma solo il 4,25 % è costruito secondo criteri antisismici. L’accelerata data da Cosenza sul fronte della sicurezza, però, prevede nuovi interventi. Le richieste che per ora non hanno trovato risposta potranno essere finanziate nei prossimi mesi con fondi regionali, ma anche nazionali. A maggio del 2011, infatti, il ministero delle Infrastrutture aveva attribuito alla Regione Campania 107 milioni di euro, sui 400 stanziati sull’intero territorio nazionale, per gli interventi di riduzione del rischio simico negli edifici scolastici. Poi, quando il Paese è stato spazzato dalla crisi, i milioni sono diventati 80. Ma l’assessore alla Protezione Civile, Edoardo Cosenza, spiega: «Nei prossimi mesi, come giunta Caldoro, proseguiremo con altri finanziamenti badando alla qualità ed all’efficacia dei lavori. Avremo altri fondi sia dal dipartimento della Protezione Civile che dal ministero delle Infrastrutture. Con l’assessore all’istruzione Caterina Miraglia, sono già impegnato su entrambi i fronti. Naturalmente nel corso dell’anno cercheremo di reperire anche ulteriori risorse regionali».
Gli interventi attuali riguardano la sicurezza degli istituti, mediante rinforzi, riparazioni o interventi locali. Il finanziamento andrà ai Comuni che avevano presentato domanda. Per la formazione della graduatoria si è tenuto conto della vulnerabilità degli edifici, della ubicazione in siti a pericolosità sismica e della qualità delle proposte. Per ottenere il finanziamento, i Comuni dovranno ora presentare il progetto definitivo o esecutivo che sarà vagliato da una Commissione tecnico-scientifica per garantire l’efficacia della realizzazione. I cantieri si apriranno dunque tra qualche mese e rappresenteranno anche una boccata d’ossigeno per la sofferente economia campana.
«Si tratta di uno stanziamento per la sicurezza dei nostri figli, che va ancora una volta nella direzione della prevenzione – spiega l’assessore Cosenza – Gli interventi sono nelle zone a maggiore rischio del territorio e quindi in Irpinia, nel Sannio e nell’alto salernitano». E infatti sette scuole da rimettere in sesto si trovano in Provincia di Avellino, sei in Provincia di Benevento, due in Provincia di Caserta, cinque in Provincia di Napoli, sette in Provincia di Salerno.
Ma la situazione resta difficile soprattutto per la carenza di interventi di manutenzione. Spiega il direttore scolastico regionale, Diego Bouche: «Ci troviamo ad affrontare una realtà stremamente variegata. In Regione abbiamo fabbricati per civile abitazione, ma anche strutture altamente qualificate. Il rischio sismico non è certo l’unico problema delle strutture scolastiche che hanno bisogno di interventi continui». Qualcosa, però, sta cambiando «Negli ultimi anni molte amministrazioni sono intervenute per migliorare la situazione – spiega Bouchè – Ma abbiamo ancora molti problemi: ad Acerra, ad esempio, il primo circolo scolastico è stato dichiarato inagibile dai vigili del fuoco e si va avanti con i doppi turni».
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21 Febbraio, 2012 - 21:30
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