La pubblicazione online dei redditi dei ministri è anche il successo di quelle organizzazioni che da mesi hanno lanciato un appello volto a tale obiettivo e che ha raccolto oltre 70.000 firme su http://www.agoradigitale.org/trasparenza-governo-monti [3] e http://www.avaaz.org/it/monti_trasparenza_ora/. [4]
E' ora fondamentale che il Parlamento e le altre istituzioni seguano questa strada. I parlamentari hanno già la possibilità di pubblicare da subito tutte le informazioni patrimonali e reddituali online semplicemente firmando una liberatoria come già chiesto da migliaia di cittadini e dal mondo dell'informazione. Ma esistono anche proposte di legge come quella elaborata dalla deputata radicale Rita Bernardini che rendono obbligatoria tale pubblicazione, senza possibilità di scelta. Altre proposte estendono gli stessi livelli di trasparenza a tutte le banche dati prodotte dalla pubblica amministrazione, richiesta che viene dal movimento internazionale per gli "open data" (dati aperti). Chiediamo al nuovo governo di proseguire su questa strada di trasparenza, sostenendo tali provvedimenti, sostenendo una loro calendarizzazione o riproponendoli come proposte di legge governative. Nel 2012 la trasparenza o è su Internet oppure semplicemente non è.
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